Gela. “Un provvedimento di civiltà”. Il Pd provinciale, guidato dal segretario Peppe Di Cristina, si schiera per chiedere a gran voce che venga sbloccato l’iter al Senato per arrivare alla discussione del Ddl cosiddetto Zan, contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere. I dem del territorio si rifanno alla recente vicenda della ventiduenne ripudiata dai genitori perché lesbica.
“Oggi la storia è di dominio pubblico perché Malika, aiutata dalla sua compagna, ha fatto la scelta più coraggiosa e difficile di tutte, buttare i suoi panni sporchi, sudici di odio e violenza, in piazza. Ma quante storie, come queste, restano segrete? Quante persone soffrono perché non possono, per paura o pudore, esternare il loro amore? Quante vengono, quotidianamente, ferite per il loro, legittimo e intimo, orientamento sessuale? Ecco perché il Ddl Zan è necessario ed è una battaglia che appartiene a tutti, proprio perché i crimini di odio continuano, anzi aumentano e non possiamo combatterli sui social – dicono i dem – è una questione di libertà e di rispetto delle differenze e riguarda tutti. Bisogna trovare il modo di arrivare alla definizione definitiva del testo della legge Zan”.
È la fine della civiltà umana. Vergogna.