"Pd leale con il sindaco, alcuni alleati no", Orlando: "Incarichi ed eventi esclusiva di un partito"
I dem, fino a oggi, non sono mai venuti meno agli accordi e si rivedono nel “modello Gela”

Gela. Il sindaco Di Stefano, chiusa la parentesi provinciali, che ha arriso al centrodestra, vuole tenere la politica fuori dai ragionamenti più immediati, per dedicare gli sforzi agli atti amministrativi di peso, partendo dal bilancio, appuntamento irrinunciabile. Un impegno ulteriore se lo attende da tutti gli alleati. I dem, fino a oggi, non sono mai venuti meno agli accordi e si rivedono nel “modello Gela”. “Posso dire che anche per le elezioni provinciali il Pd ha fatto tutto quello che poteva – spiega il capogruppo dem Gaetano Orlando – siamo stati leali. Onestamente, anche io pensavo a un risultato migliore per il sindaco. Abbiamo messo tutti i numeri che avevamo a disposizione, su un piano elettorale. Abbiamo ottenuto l'elezione di un consigliere provinciale. Le cause della sconfitta il sindaco penso debba ricercarle tra quegli alleati che non lo hanno sostenuto alle provinciali, nonostante siano in giunta. Anche il fatto che ci siano forze intenzionate a lasciare la Provincia di Caltanissetta per passare alla città metropolitana di Catania, probabilmente non lo ha favorito”. Sono chiari i rimandi all'Mpa-”Grande Sicilia”, che presente nella giunta del sindaco per accordi regionali ha appoggiato il neo presidente Tesauro e Forza Italia, e al gruppo dell'assessore Franzone, che da sempre si batte per lasciare il Libero Consorzio di Caltanissetta. Orlando, da mesi, sottolinea che l'amministrazione Di Stefano non può più procrastinare capitoli come il bilancio stabilmente riequilibrato. “Va approvato prima possibile e spero che gli atti possano pervenire in consiglio comunale in un breve periodo”, precisa l'esponente democratico. Sicuramente, Orlando non ha apprezzato affatto il polverone sollevato sugli incarichi e sulla gestione del programma dell'estate gelese. “E' solo una parte della maggioranza che decide su questi temi e onestamente dovremmo avere invece una linea che coinvolga tutti – continua – il Movimento cinquestelle da tempo sta coordinando tutto questo ambito. Non mi sembra la soluzione migliore. Ci dovrebbe essere una concertazione con tutte le forze che sostengono il sindaco. Noi assicuriamo sempre tutti i voti per gli atti. Mi dicono che il direttore artistico che è stato scelto al termine della selezione abbia buone referenze. Staremo a vedere”. Infine, il capogruppo del Pd non si nasconde nel ribadire il ruolo del partito nell'alleanza di Di Stefano e tra gli scranni dell'assise civica. “Rappresentiamo oltre il venti per cento del consiglio comunale – conclude – abbiamo però solo due assessori mentre ci sono altre forze rappresentante ben oltre i loro numeri effettivi”. I dem non hanno alcuna intenzione di far traballare l'alleanza del sindaco, però qualche avvisaglia politica potrebbe sempre montare, qualora gli incastri non dovessero ben combaciare.