Pd e M5s vogliono costruire insieme: polo con i civici, “sono stanchi del centrodestra padronale”

 
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Gela. L’altra Sicilia che si è radunata in città mette le basi non solo per le provinciali di secondo livello, fissate a fine aprile, ma anche per la prossima competizione regionale. È evidente che pentastellati e Pd, asse importante nel “modello Gela”, vogliono parlarsi, superando divergenze che davanti a un centrodestra granitico, rafforzato dal governo regionale e da quello nazionale, potrebbero condannare alla sconfitta permanente. Le amministrative gelesi dello scorso anno hanno aperto un varco. I progressisti vogliono ripartire da quel successo, probabilmente captando distanze interne tra le fila opposte. Il “campo Sicilia” lanciato questa mattina dal coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola non può fare a meno dei civici. L’esperienza della sindacatura Di Stefano ha messo tasselli non secondari. Il sindaco, questa mattina, dal palco, ha invitato a “mettere da parte le frizioni”. Per il primo cittadino non possono esserci dubbi, bisogna ampliare il fronte anche agli autonomisti, ai deluchiani, ai renziani e ancora agli esponenti di Azione e Partito comunista. Ma il target politico progressista, confermato dagli interventi odierni, porta principalmente ai civici. C’è la volontà di coinvolgere chi non si rivede attualmente nei partiti. L’assessore Peppe Di Cristina, componente della direzione nazionale del Pd, davanti a Di Paola e al segretario regionale democratico Barbagallo, ha posto la conferma. “Dobbiamo intercettare sindaci e consiglieri senza tessere di partito ma che sono stanchi della vergogna padronale di questo centrodestra che spartisce le poltrone della sanità mentre gli ospedali muoiono, compreso quello di Gela”, ha detto.

Dal teatro “Eschilo” emerge una certa consapevolezza, le provinciali di secondo livello, con numeri dettati dai singoli Comuni e con il voto solo a sindaci e consiglieri, potrebbero essere monopolizzate dal centrodestra. La Provincia di Caltanissetta potrebbe essere uno scenario invece aperto e il sindaco Di Stefano pare avere buone chance di mettersi alla guida della coalizione per le consultazioni di fine aprile. “Bisogna però fare autocritica – è stato detto da alcuni intervenuti – va bene il campo Sicilia ma prima di tutto dobbiamo dirlo chiaramente, dobbiamo costruire una coalizione”.

Il capogruppo consiliare di “Una Buona Idea” Giovanni Giudice

Il capogruppo consiliare di “Una Buona Idea” Giovanni Giudice ha sottolineato che i civici ci sono e la vittoria di Di Stefano può essere l’immagine plastica di come costruire l’alleanza ampia. La città, in questa fase, è al centro del percorso alternativo al centrodestra del governo regionale e nazionale. Può diventare inoltre un laboratorio che porti all’intesa generale tra partiti e civici.

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