"Pd con Di Stefano, intesa massima", Arancio: "Bilancio prioritario, congresso dopo provinciali"
Gela. Ci riprovano, dopo il successo dello scorso anno alle amministrative, che ha permesso ai dem di entrare in consiglio comunale con sei esponenti e di chiudere le urne come secondo partito più vot...

Gela. Ci riprovano, dopo il successo dello scorso anno alle amministrative, che ha permesso ai dem di entrare in consiglio comunale con sei esponenti e di chiudere le urne come secondo partito più votato in città. Le provinciali saranno un banco di prova non solo per l’intera coalizione del sindaco Di Stefano, che per la presidenza sfida i primi cittadini di Caltanissetta e Niscemi, Tesauro e Conti, ma anche per i democratici. “Il nostro candidato è il sindaco Di Stefano, su questo non ci sono dubbi. E’ una decisione – dice il commissario cittadino Giuseppe Arancio – presa con il pieno sostegno del partito provinciale e di quello regionale. Sta lavorando bene e noi siamo impegnati per fare in modo che possa arrivare il risultato. Dubbi sulle strategie del Pd? Noi siamo con il sindaco e con il suo progetto amministrativo e politico, in città e in provincia. Non a caso, abbiamo votato, seppur con parere non favorevole dei revisori, la variazione di bilancio per importanti lavori allo stadio “Presti”. Non ci tiriamo indietro per la città e per un progetto amministrativo che ci coinvolge a pieno”. I democratici, per il consiglio provinciale, nella maggioranza cittadina hanno individuato il vicecapogruppo Antonio Cuvato. Da giorni, partecipano a tutti gli incontri finalizzati alla lista e alla strategia per le elezioni di secondo livello. I loro numeri sul territorio possono avere impatto notevole negli equilibri generali. Arancio guarda anzitutto ai punti del programma per la città. “Il bilancio stabilmente riequilibrato rimane essenziale – continua l’ex parlamentare Ars e già assessore nella prima fase della giunta Di Stefano – dobbiamo dare servizi alla città. Approvando il bilancio stabilmente riequilibrato, anche entro giugno, potremmo essere tra i primi Comuni a farlo, anticipando città molto più grandi. I lavori appaltati con i programmi di finanziamento vanno avanti. Sono stati aperti i cantieri e questo è un altro obiettivo che ci prefiggevamo. Sul decoro urbano stiamo insistendo e se ci fossero state le giuste condizioni finanziarie, purtroppo rese ostiche dal dissesto, avremmo potuto iniziare già da prima. I nostri assessori Fava e Di Cristina sono impegnati e stanno lavorando in maniera intensa”. Arancio non pone alcun dubbio sul rapporto non solo amministrativo ma pure politico con il sindaco Di Stefano e con l’area civica.
“Il civismo, con Di Stefano, ha dimostrato di poter raggiungere risultati di spessore – continua – il sindaco arriva proprio da questa esperienza. Il civismo alimenta la partecipazione politica di cittadini che magari erano ormai distanti. Sta creando una coscienza politica. I partiti se riescono a parlare con la gente e ad avere radicamento, rimangono certamente essenziali. Quando questo non accade, i civici possono dare un impulso vero. Abbiamo necessità di chi crea coscienza politica. Il lavoro dei civici è molto utile alla collettività”. Proprio sull’innesto tra partiti e civici si sta consolidando il “modello Gela” che si appresta alla sfida delle provinciali, nel tentativo di calarsi nel “modello Provincia”. Indipendentemente dall’esito delle urne di secondo livello, i democratici saranno comunque proiettati, a livello locale, nella riorganizzazione interna. Il congresso è atteso da tempo. Fino a oggi, il commissario Arancio ha guidato il gruppo locale, fino all’esito delle amministrative, che ha dato slancio ulteriore. “Il congresso? Si terrà dopo le provinciali – conclude – tra maggio e giugno”.