"Pd compatto, Mpa ha fatto un'altra scelta", Arancio: "Ora bilancio, Ghelas? Non fu nostra indicazione"
Strategicamente, i dem non hanno mai negato che la rappresentanza nella coalizione del primo cittadino va definita senza trascurare i numeri elettorali

Gela. Sarà un periodo, amministrativamente e politicamente non di poco conto. La giunta del sindaco Di Stefano, all'indomani di provinciali con esito non favorevole, deve focalizzare obiettivi indispensiabili, a partire dal bilancio stabilmente rierquilibrato. Il “modello Gela” si lecca le ferite, inferte da un centrodestra che seppur diviso ha avuto la meglio nel voto di secondo livello. “Il Pd ha fatto tutto ciò che era possibile – dice il commissario dem Giuseppe Arancio – in città siamo stati compatti e abbiamo sostenuto l'elezione al consiglio provinciale di Antonio Cuvato. E' stato un successo. Più in generale, si poteva certamente fare di più, visto il risultato del sindaco Di Stefano. Però, partiamo dal presupposto che il “modello Gela” è un modello e va valutato rispetto alle condizioni che si sono poste. Partiva monco rispetto alle amministrative dello scorso anno. Se ci fosse stato il voto dell'Mpa, probabilmente il risultato sarebbe stato differente. Gli autonomisti hanno fatto una scelta diversa. Lo scorso anno, hanno ritenuto che il progetto amministrativo del sindaco fosse da sostenere. Alle provinciali, invece, non è stato così. Chiaramente, ognuno valuterà. Abbiamo dimostrato che il centrodestra, diviso, si può battere”. Arancio non pare affatto tra quelli intenzionati a cancellare tutto e subito, negli equilibri di giunta. “La battaglia eletorale l'abbiamo fatta – continua – il risultato atteso non è arrivato però si deve andare avanti. Quanto accaduto per il voto di secondo livello può essere un punto di partenza. Ci sono delle priorità amministrative, tra tutte il bilancio. Si deve arrivare all'approvazione prima possibile”. Il commissario dem, che in settimana insieme ai dirigenti del partito ha inaugurato la nuova sede in centro storico, non nega comunque che successive valutazioni andranno fatte. “Abbiamo urgenze per la città e per la stabilità finanziaria dell'ente – precisa – le valutazioni politiche andranno fatte successivamente. Bisognerà decidere insieme a tutti gli alleati. La convivenza con l'Mpa? Non mi pare un tema essenziale. Ne riparleremo. Per ora, centralità al bilancio, alla tutela dei lavoratori Ghelas con il nuovo contratto e ai bisogni della città”. E' evidente che gli atti finanziari saranno cruciali nel “borsino” politico di una maggioranza che deve dare segnali concreti, insieme all'amministrazione comunale. Strategicamente, i dem non hanno mai negato che la rappresentanza nella coalizione del primo cittadino va definita senza trascurare i numeri elettorali. “Mi pare chiaro – conclude Arancio – i numeri non mentono. Il Pd ha già ottenuto Ghelas? Non mi pare che la scelta del manager attuale sia stata un'indicazione del Pd. Venne nominato dall'ex sindaco Greco, peraltro con il nostro partito del tutto estraneo a quella decisione. Da anni, non appoggiavamo più l'amministrazione comunale”.