Gela.Il neo segretario cittadino Peppe Di Cristina è stato eletto domenica scorsa e la direzione locale del Partito Democratico, invece, verrà presentata ufficialmente solo tra poche ore.
I renziani non ci stanno. Nonostante le novità, rimane una costante tra le fila democratiche: la conflittualità interna. Neanche il tempo di prendere confidenza con il nuovo incarico e Di Cristina si trova davanti alla fronda renziana. L’ex sindaco Angelo Fasulo e molti suoi fedelissimi si sono dati appuntamento ad appena tre giorni dal congresso che hanno contestato non solo per le regole adottate ma anche in relazione al periodo scelto per celebrarlo, in concomitanza con la vertenza avviata dai lavoratori dell’indotto e da quelli del gruppo Eni. Adesso, si mira ad un congresso bis? Sono tante le voci che circolano: una cosa è certa, l’ex sindaco e tanti altri esponenti locali del Pd non sono pronti a scendere a patti con il neo segretario. La segreteria Di Cristina, infatti, sarebbe solo il frutto dell’inciucio politico chiuso tra i due grandi rivali democratici, gli ex deputati regionali Lillo Speziale e Miguel Donegani. Una verità spiegata, già davanti ai compagni di partito presenti al congresso di domenica scorsa, anche dal segretario del circolo Gela Città Giuseppe Licata. “Non ci interessano le aziende di famiglia – ha detto durante il congresso di domenica scorsa – noi chiediamo un Partito Democratico nuovo”. Dove si concluderà la strada appena intrapresa dall’ex sindaco Angelo Fasulo, dai consiglieri comunali Giuseppe Ventura e Antonino Biundo, dal segretario del circolo Gela Città Giuseppe Licata e da tutti i democratici in rotta con l’appena eletto Di Crstina è difficile dirlo. Di certo, nella ricetta democratica l’unico ingrediente che non manca mai è la contesa “casareccia”.