Gela. Sui progetti del Patto per il Sud, in questi mesi, non sono mai mancate le polemiche, sfociate nel taglio dei trentatré milioni di euro destinati alla città. Come se non bastasse il tira e molla, politico e istituzionale, tra Comune e Regione, ora anche per i dodici progetti già finanziati bisognerà apportare dalle modifiche, altrimenti non potranno andare in gara. Una situazione che riguarda pure quattro progetti che invece sono finanziati dai fondi delle compensazioni minerarie. Su un totale di sedici, manca l’adeguamento alla disciplina dei Criteri minimi ambientali e di quelli di sostenibilità energetico-ambientale. I tecnici del settore lavori pubblici ne hanno accertato la totale mancanza nell’istruttoria fino ad oggi completata, compresa quella degli atti di gara. Sarà necessario affidare un incarico ad un professionista esterno che dovrà adeguarli, in tempi piuttosto celeri.
Senza questo tipo di intervento, almeno in base a quanto emerge dal provvedimento emesso, si rischierebbe di vanificare l’intero parco progetti, che è stato affidato ad un ufficio di direzione, sotto il coordinamento del funzionario Salvatore Lombardo. Per l’incarico è stata prenotata una somma di circa 45 mila euro, da destinare al professionista che dovrà adeguare la documentazione e gli atti necessari.
Manca sempre qualcosa per non far partire nulla. Verrebbe quasi da dire cambiare tutto per non cambiare nulla a Gela, che da tempo si discute di patto per il sud ma di lavori non se ne vedono. La città’ e’ in agonia e sta morendo, e la politica sta a guardare, non si cura della città’ in stato di abbandono. Chiediamo ai ns rappresentanti a Roma e a Palermo di fare qualcosa per darci le strutture portanti, quali fra tutti il porto.