Gela. Una burocrazia comunale sostanzialmente sfiduciata e un’opposizione che invece è riuscita a chiudere il cerchio sulla proposta portata in aula per i correttivi da adottare rispetto ad una situazione finanziaria dell’ente ancora caotica. Gli emendamenti dei pro-Greco non sono passati. L’opposizione, con il centrodestra, con “Unità progressista” e con i civici di “Una Buona Idea”, ha ottenuto il sì dell’aula. L’atto anzitutto precisa “che l’amministrazione comunale non ha adempiuto a trasmettere al consiglio comunale le misure correttive atte alla salvaguardia degli equilibri di bilancio”. La stessa amministrazione e il dirigente al bilancio Loredana Patti vengono “diffidati”, per accelerare sull’approdo in aula “degli appropriati strumenti previsti dalla legge a correttivo”. Punti che non saranno modificati, visto che i due emendamenti dei pro-Greco sono stati bocciati dagli undici consiglieri di opposizione. E’ invece stato approvato un terzo emendamento, questa volta della commissione bilancio e di conseguenza i passi dettati sono il completamento del riaccertamento “entro il 6 febbraio”, il consuntivo da trasmettere ai revisori “entro il 28 febbraio”, una costante comunicazione all’assise civica sulla situazione finanziaria dell’ente e l’opportunità di valutare l’affidamento a terzi del servizio di riscossione dei tributi. La piattaforma “salva conti” dell’opposizione ha fatto breccia. I consiglieri che non stanno con il sindaco hanno fatto valere i loro numeri (allo stato superiori a quelli del fronte del primo cittadino). La seduta durata diverse ore e conclusasi dopo le 23:30 è lo spartiacque che almeno secondo l’opposizione dovrà servire anzitutto a tutelare l’assise civica. Dopo la segnalazione del dirigente al bilancio, che ha attivato la procedura fissata dal Tuel, quella voluta dall’opposizione era l’ultima data utile per un consiglio che sulla carta avrebbe dovuto valutare gli atti finanziari oppure i correttivi. Né gli uni né gli altri sono approdati sui banchi dell’assise civica e quindi l’opposizione si è mossa per una deliberazione (secondo l’assessore Salvatore Incardona che ha chiesto ausilio al segretario generale è comunque solo “un atto di indirizzo”) che farà da punto di riferimento anche qualora dovessero scattare verifiche da parte della Corte dei Conti.
Come era prevedibile, in base all’atto approvato, tutta la documentazione andrà trasmessa ai giudici contabili, all’assessorato regionale enti locali e al commissario ad acta nominato per gli atti finanziari. L’opposizione è riuscita a far passare la propria linea ma rimane “il marasma” dovuto proprio a certezze finanziarie venute meno dopo quasi un decennio di apparente stabilità. Il sindaco Lucio Greco, in attesa che la politica regionale possa dare vere risposte, ha detto chiaramente che si tratta “del momento più buio dell’ente”. Il consigliere di Fratelli d’Italia Salvatore Scerra, che ha voluto fortemente l’iniziativa politica, ha sintetizzato spiegando che “il consiglio responsabilmente si è sostituito all’amministrazione comunale”.