Gela. I lavori del pronto soccorso infettivologico sono iniziati e questa mattina sono stati firmati tutti i protocolli, tra le parti interessate. Il sindaco Lucio Greco ha incontrato manager Asp, dirigenti medici e i referenti della Regione. Non c’era il direttore generale Alessandro Caltagirone. C’era però l’ex dirigente regionale Salvatore D’Urso, ora nello staff per l’emergenza sanitaria del presidente Nello Musumeci. Il dirigente, ormai in pensione, di recente è stato indicato da Greco come esperto per il progetto del polo energetico. Il totale dell’intervento è di circa 700 mila euro. Si tratta di una struttura dedicata soprattutto ai pazienti Covid, almeno in questa fase, che verrà realizzata nei locali dell’ex banca. La Regione ha inoltre disposto il finanziamento per la realizzazione di una terapia sub-intensiva (per un ammontare di circa 1 milione 500 mila euro), i cui lavori dovrebbero partire tra quindici giorni. Ancora in stallo, invece, il progetto della terapia intensiva, finanziata da Eni. I lavori non sono mai partiti. Qualche perplessità medica è stata sollevata sul fatto che il percorso dedicato alla struttura infettivologica rischia di eliminare quello per i pazienti dializzati. I tecnici hanno però rassicurato sul fatto che i percorsi saranno mantenuti.
Alla firma di oggi, c’era il presidente della commissione consiliare sanità Rosario Trainito. Insieme al sindaco, si sono visti l’assessore Giuseppe Licata e il consigliere Vincenzo Cascino. La scorsa settimana, il management di Asp ha invece decretato l’assegnazione dei lavori per il pronto soccorso e l’astanteria, oltre a quelli per il rifacimento dei prospetti.