Parte dello stipendio da restituire e condizioni di lavoro irregolari, esercente dal gup per estorsione

 
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Gela. Inizialmente, era risultato irreperibile. Nel corso del tempo, però, è stato rintracciato e adesso si trova a rispondere anche di estorsione, davanti al gup del tribunale Francesca Pulvirenti. Si tratta di un esercente di nazionalità cinese, che ha avuto attività commerciali in città. Difeso dal legale Vittorio Giardino, la sua posizione verrà vagliata in udienza preliminare. Per la procura, avrebbe imposto condizioni di lavoro ai dipendenti, in violazione della normativa. Orari più lunghi rispetto a quelli previsti e mansioni di ogni tipo da svolgere necessariamente, sarebbero solo alcune delle presunte irregolarità. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, inoltre, avrebbe preteso la restituzione di una parte delle somme che versava come stipendio ai dipendenti, impiegati nella sua attività in città. Proprio dalla denuncia di una di loro sarebbero partite le verifiche. I lavoratori si costituiranno parti civili, con i legali Joseph Donegani, Tommaso Vespo, Emanuele Maganuco, Floriana Cacioppo e Ivan Bellanti.

In aula, si tornerà il prossimo febbraio, su richiesta della difesa che esclude quanto addebitato all’imputato. Probabilmente, si attenderà l’esito del procedimento, giunto a giudizio, che vede coinvolti, con le stesse contestazioni, altri due esercenti di nazionalità cinese.

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