Gela. Compirà 80 anni il prossimo 20 novembre, 54 dei quali trascorsi dietro al bancone della sua salumeria fondata dopo essersi licenziato dalla raffineria.
Una scelta per nulla sofferta quella di Salvatore Pardo, avvalorata da uno stile di vita impettabile caratterizzato dai valori e dalle passioni. Nei fine settimana il lavoro poteva attendere. Tra le passioni quella per il cinematografo e gli animali, tanto da meritarsi il titolo di campione internazionale di una particolare varietà di canarini. E’ uno dei pochi gelesi a potersi vantare di avere lavorato all’arena “Stella del Mare” in qualità di operatore.
“Ho iniziato a lavorare con le cineprese manuali – ricorda il pensionato – come aiutante al cinema Mastrosimone. In estate venivo promosso ad operatore all’arena oggi cancellata dal parcheggio multipiano. Era emozionante ma non sufficiente anche solo ad ipotizzare un reddito stabile. Cosi tra la paga insufficiente del cinematografo e la stabilità economica ma piena di rischi per la salute dell’Anic ho scelto di avviare una piccola attività commerciale”.
La sua salumeria è diventata subito un alimentari che ha permesso al giovane Salvatore Pardo di convolare a nozze e, da quella storia d’amore, allargare la famiglia con tre figli dai quali sono nati cinque nipoti.
“Ho deciso di mettermi in proprio dopo essermi licenziato dall’Anic – commenta Salvatore Pardo – Ancora la fabbrica non era entrata in funzione ma in quei cantieri gli infortuni mortali erano frequenti. Non avevo proprio intenzione di contribuire ad allungare quella macabra lista di vittime sul lavoro. La mia esperienza al petrolchimico è durata circa una settimana. Oggi, se tornassi indietro, rifarei esattamente la stessa cosa”.
L’ormai storica “Salumeria Pardo” oggi ha chiuso ma non andrà in pensione. Continuerà a rimanere punto di riferimento per i residenti di via Cairoli e parte dello Sperone grazie ad un nuovo gestore che ha deciso di ereditare un’esperienza iniziata il primo marzo 1963.
“La mia salumeria – racconta Pardo – è stata la prima vera attività commerciale in via Cairoli. C’era il solo panificio di “donna Milina Lorefice”, il cinema Mastrosimone e, in piazza Roma, il mercato del pesce. Ero presto diventato punto di riferimento in tutto il centro storico. Le cose sono andate sempre bene. Dal 2013 si è avvertita la scelta di fermare gli impianti produttivi della raffineria. Oggi è giunto il momento di passare il testimone e dedicarmi totalmente alle mie passioni e, naturalmente, alla mia famiglia”.