Gela. Dopo il calcio anche basket e pallavolo rischiano di ammainare bandiera. Non solo lo stadio ma anche il PalaCossiga è ancora chiuso. E così, questa mattina i dirigenti delle due maggiori squadre di pallacanestro e volley hanno preannunciato l’impossibilità di continuare. Nessuna provocazione ma una difficoltà oggettiva. Salvatore Bernardo e Giacomo Tandurella, instancabili dirigenti di Basket Gela School e Volley Gela, non hanno un campo in cui giocare. Di conseguenza iscrizione a rischio rispettivamente nei tornei di serie D di basket e serie C di volley.
Stamattina l’incontro con la Commissione Sport e Cultura del Comune, di cui è presidente Guido Siragusa. Il regolamento è ancora all’esame del Consiglio, che non lo ha neanche ancora discusso. Andrà ancora in aula martedì sera. Ma l’affidamento del PalaCossiga non risolverebbe allo stato il problema di base. La struttura è ancora inagibile per via un impianto antincendio mai in regola. Serve un intervento di circa 100 mila euro.
E benché ci sia l’intenzione da parte del Comune di intervenire il problema sono i tempi. Le due società, nel perfezionare la domanda di iscrizione entro metà luglio, dovranno indicare un campo di gioco. Ed oggi né Bernardo, tantomeno Tandurella possono farlo.
“Non abbiamo alternative – dicono – non abbiamo un impianto in regola in cui giocare. E di tempo non ne abbiamo tanto, meno di un mese”.
