Gela. Rifiuti dentro e fuori dall’area dell’ormai ex hub vaccinale del PalaCossiga, porte divelte e soprattutto una buona parte del parquet di gioco distrutta e resa inutilizzabile dall’umidità e dalle infiltrazioni. È questo quello che resta della struttura sportiva di contrada Marchitello dopo che l’Asp ha smontato le tende e riconsegnato le chiavi del palazzetto all’amministrazione comunale. Il problema più grosso è all’interno. L’intero parquet del Palacossiga, è stato danneggiato presumibilmente dai motori degli enormi condizionatori che vennero utilizzati per l’hub vaccinale nei due anni di pandemia. Secondo il Comune dovrebbe essere l’Asp a risarcire il danno e a rifare il Parquet, secondo l’Azienda Sanitaria invece la responsabilità sarebbe in capo alla Protezione Civile che si occupò di installare la copertura sul campo di gioco. Un rimpallo di responsabilità che va avanti da mesi e che ancora non riesce a vedere la luce, e così il Palacossiga rimane in un limbo da cui sembra davvero complicato uscire.
Tutto iniziò ad aprile del 2021, quando in piena emergenza pandemica, il comune consegnò all’Asp il Palacossiga per la creazione dell’hub vaccinale cittadino.
Finita l’emergenza, nel febbraio del 2023 l’azienda riconsegnò le chiavi all’amministrazione comunale, che però dopo un accurato sopralluogo decise di non firmare il verbale di riconsegna fino a che Asp non avesse ripristinato lo stato dei luoghi, a partire proprio dal parquet, ormai in discreta parte saltato. Poi tutto si bloccò.
Adesso, dovrebbe esserci un nuovo tavolo di confronto per stabilire le responsabilità, come conferma il direttore dell’Asp Alessandro Caltagirone. Considerate le condizioni generali del PalaCossiga e in particolare le condizioni del campo di gioco difficilmente le società sportive potranno rientrare ad allenarsi e ancor meno a giocare in tempi brevi, anche se Caltagirone garantisce interventi immediati nel momento in cui verranno individuate le responsabilità.