Gela. “C’è pochissima trasparenza amministrativa sull’intero fronte dei debiti fuori bilancio. Per questa ragione, abbiamo scelto di non partecipare all’ultima seduta di consiglio anche se stiamo studiando tutti gli atti, caso per caso. Perché dovremmo costringere i cittadini a pagare espropri che hanno permesso la realizzazione di ville di lusso nelle aree d’edilizia economia e popolare?”.
Il capogruppo di Articolo 4 Terenziano Di Stefano spiega in questo modo la decisione di non prendere parte al dibattito sugli ultimi debiti fuori bilancio giunti in aula per essere approvati.
“Perché – continua – non dovremmo capire di chi sia stata, qualora ci fosse, la responsabilità amministrativa rispetto a debiti fuori bilancio per centinaia di migliaia di euro? Il dibattito in aula non può essere imperniato su un sì a priori. Se un dirigente avesse sbagliato nella sua azione burocratica, creando un debito fuori bilancio, dovrebbe spiegarne i motivi in aula. Tutto questo, fino ad oggi, non si è mai verificato”.
Un altro punto interrogativo, stando al rappresentante di Articolo 4, riguarda il nuovo piano di rateizzazione per i pagamenti dovuti ai tanti creditori dell’ente.
“E’ tutto fin troppo vago – conclude – un nostro creditore, dopo aver saputo dell’approvazione del suo debito fuori bilancio, potrebbe rivolgersi ai funzionari comunali chiedendo il pagamento di quanto dovutogli. In questo caso, cosa accadrebbe? Dovrebbe attendere i soldi dilazionati nel tempo. E se chiedesse altri interessi, creando nuovi debiti fuori bilancio? Il sindaco deve dare risposte a queste domande”.
