Ospedale, il manager a Greco: “Emergenza non vorrei diventasse campagna elettorale”

 
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Contrasti evidenti tra Greco e Caltagirone

Gela. “Non vorrei questa emergenza diventasse quasi una campagna elettorale di alcuni, pronti a presentarsi solo in dirittura di arrivo per prendersi meriti”. Con queste parole, il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, commenta la visita a sorpresa in ospedale del sindaco Lucio Greco, sfociata in accuse di “ritardi e mancanza di operai in Malattie infettive” tanto da spingersi ad ipotizzare che “ad oggi l’ospedale non è preparato a fronteggiare un picco di contagi da coronavirus”. “Non abbiamo bisogno che un’altra istituzione venga all’interno dell’ospedale per dire che sta spingendo e accelerando – replica il manager a quelle che appaiono facili accuse del sindaco –  Sappiamo esattamente quello che deve essere fatto. Fino a qualche settimana fa in Italia c’erano sessanta milioni di allenatori di calcio. Tutti esperti – scherza -. Ora sono tutti esperti in malattie infettive, virologia e operazioni di cantiere”.

Il manager ha anche evidenziato come, la scorsa settimana, era stato presentato un crono programma che sta andando avanti e che prevede anche venti posti letto per pazienti con influenza e sospetti covid-19, un percorso dedicato per il loro trasferimento. Proprio ieri è stato ultimata una fase di trasferimento di pazienti di Medicina (presso la casa di cura Santa Barbara), Rianimazione (all’ospedale di Agrigento) e Spdc ricoverati al Sant’Elia di Caltanissetta. “Ci sono delle imprese fatte da uomini – aggiunge il manager Caltagirone – quindi soggette alle loro malattie e quarantene. Le operazioni di manutenzione di un reparto vengono realizzate in fabbrica, dove si sta ultimando un impianto di estrazione che domattina sarà collegato. Sappiamo esattamente cosa avviene. Viviamo noi nella emergenza. Non abbiamo bisogno – ricorda al sindaco – di un’altra istituzione che venga in ospedale a vantarsi di essere da stimolo. Questa è solo una cattiva informazione che spinge alcuni cittadini a parlare male del nostro operato. La sanità nissena sta rispondendo bene”. Alle accuse avanzate da un paziente di essersi ritrovato in Astanteria accanto a due persone sottoposte a tampone precisa che “la direzione strategica deve creare le condizioni e non sta sul posto a dirigere i flussi. Cosi come il sindaco non deve andare a verificare come vanno i lavori – ribadisce – Ovviamente non ero presente e non posso smentire. Posso dire che il reparto con venti posti letto dedicati al covid-19 e casi influenzali è operativo. Se il primario del pronto soccorso vuole allontanare un paziente può farlo trasferire in questo reparto fino all’esito del tampone. Sono procedure interne che vanno concordate tra il primario (Gaetano Orlando) e il direttore di presidio (Luciano Fiorella)”. Alle richieste di rispetto di un percorso dedicato, come segnalato ieri e, ancora prima, dalle rappresentanze sindacali, oggi è stato imposto il rispetto del trasferimento dei pazienti dal triage dedicato alla gestione del covid-19 alla Medicina tramite ambulanza. “Siamo sul pezzo – conclude il direttore generale dell’Asp – e vogliamo insistere sul completamento delle attività perché è una emergenza sanitaria e sappiamo fare il nostro lavoro”.

1 commento

  1. Quindi suppongo che sia più logico che la politica ai funzionari pensino che si dedicano al massimo a disabili anziani e bisognosi fornendo i servizi dovuti burocrazia permettendo

    Come voleva sì dimostrare per l’ennesima volta Caltagirone Bacchetta il sindaco che Comunque dimentica di essere il primo responsabile della sanità locale e farebbe bene a pensare di risolvere i problemi della città non prendendo spunto da questa emergenza che va seguita dai sanitari e non certo dagli amministratori!Quindi suppongo che sia più logico che la politica ai funzionari pensino che si dedicano al massimo a disabili anziani e bisognosi fornendo i servizi dovuti burocrazia permettendo

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