Ospedale, cantiere casa comunità in sospeso: serve nuovo affidamento
Tempi lunghi e stop piuttosto fragorosi stanno caratterizzando un percorso disarticolato

Gela. Il primo contratto sottoscritto risale a due anni fa e furono necessari altri dodici mesi per definire il progetto esecutivo. Ora, per la realizzazione della casa di comunità prevista nella struttura dell'ospedale Vittorio Emanuele si cambia affidamento. Il contratto originario è stato risolto. L'appalto, con fondi Pnrr per oltre un milione e mezzo di euro, venne aggiudicato a un'Ati composta da tre aziende. I cantieri, fino a oggi, non hanno mai veramente ingranato nonostante abbiano determinato il trasferimento di decine di dipendenti amministrativi e tecnici, che avevano i loro uffici nella palazzina antistante. La comunicazione dell'interruzione del rapporto con l'Ati è stata ufficializzata a maggio. Asp ha provveduto, adesso, con un provvedimento in tal senso, ad avviare l'iter per una nuova aggiudicazione dell'appalto. Stando alla rendicontazione di quanto fatto fino a questa fase, il cantiere va completato quasi del tutto. L'ammontare rimanente è di poco superiore al milione di euro. La nuova azienda verrà individuata con "procedura negoziata". Sulla carta, i lavori dovrebbero essere conclusi non oltre il prossimo novembre ma è probabile che la scadenza possa non essere osservata. Tempi lunghi e stop piuttosto fragorosi stanno caratterizzando un percorso disarticolato, tra i tanti elementi di criticità in un nosocomio, nella lista di quelli che potrebbero subire nuove decurtazioni di posti letto, sulla scorta del piano presentato dal governo nazionale.