"Opposizione a un sindaco che governa con Lombardo, De Luca e Azione", Donegani: "Senza di noi nessuna voce critica"
Le larghe intese non interessano a Donegani e a "PeR", che poco sembrano condividere la linea di Di Stefano, ancora ben saldo invece rispetto all'originario "modello Gela"
Gela. Il periodo di osservazione e probabilmente anche di attesa, è finito. Da "PeR", ormai pienamente nel progetto con "Controcorrente" del parlamentare Ars Ismaele La Vardera, arrivano messaggi non di fuoco ma certamente piuttosto allusivi, indirizzati al sindaco Terenziano Di Stefano e al "modello Gela". In realtà, nell'iniziativa tenuta in serata, il segretario regionale Miguel Donegani e la dirigenza si sono rivolti pure al resto dell'opposizione. "PeR è e rimarrà all'opposizione - ha spiegato Donegani prima degli auguri natalizi - volutamente, abbiamo scelto, in questi mesi, di non intervenire pubblicamente sui temi. Abbiamo notato, però, che senza le nostre osservazioni pubbliche, non c'è altro che un silenzio generale e nessuna voce critica. Dal prossimo anno ritorneremo su temi, per noi, irrisolti. La sanità depotenziata, il decoro urbano, il servizio rifiuti e le strutture sportive chiuse". All'iniziativa del partito non è stata invitato, "volutamente", il sindaco Di Stefano. "Non è stato invitato perché noi siamo una forza di opposizione - ha aggiunto Donegani - e per evitare che il sindaco potesse venire a dire che lo scorso anno ha vinto grazie a noi, come ha già fatto con tutti, dall'Mpa al Pd e fino a Sud chiama nord. È chiaro che non lo abbiamo sostenuto. Però, siamo sempre stati responsabili. L'incontro in commissione regionale sanità è stato possibile con il nostro intervento. Il sindaco non dimentichi che alle provinciali lo abbiamo supportato perché era un'alleanza senza forze di centrodestra e gli abbiamo assicurato tre voti di consiglieri di PeR e Controcorrente". Donegani, da poco responsabile organizzativo per la struttura regionale di Controcorrente, ha confermato ciò che sostiene da tempo. "PeR e Controcorrente non staranno mai in un governo spurio - ha insistito - non si può pensare all'alternativa regionale al governo Schifani e poi nei territori governare insieme alle forze dello stesso Schifani, di Lombardo e Cuffaro. Non ci interessa chi ha i piedi in due scarpe. L'Mpa mi ha risposto sul punto e ribadisco che non aderiremo mai a un'alleanza con Lombardo". Le larghe intese non interessano a Donegani e a "PeR", che poco sembrano condividere la linea di Di Stefano, ancora ben saldo invece rispetto all'originario "modello Gela", quindi sotto le insegne non solo di Pd, M5s, comunisti e civici, ma anche dell'Mpa, di Azione e dei deluchiani. Lo scenario al quale lavorano Donegani e il gruppo è quello pienamente progressista, "senza ambiguità". Un concetto ribadito dal segretario locale Francesco Liardo, intervenuto nel corso dell'incontro. Non ha condiviso il silenzio dell'amministrazione sulla vertenza degli operai"Riva&Mariani" e ha indicato come inaccettabile la presenza, davanti al municipio, di una rivendita ambulante di carne di cavallo. "PeR" è opposizione in città così come in Regione, "dove è stata approvata una legge finanziaria misera", ha commentato Donegani. Nettamente bocciate misure come la super Zes. Per Donegani, i numeri dei sondaggi parlano a favore del progetto con La Vardera. "Possiamo arrivare, insieme, a oltre il 19 per cento - ha concluso - è straordinario". Il 2026, per il gruppo di "Progressisti e rinnovatori", potrebbe essere, infine, quello dell'ingresso in consiglio comunale, se la Corte d'appello di Caltanissetta dovesse respingere i ricorsi del consigliere Grazia Cosentino e della forzista Nadia Gnoffo, confermando la decisione di primo grado che decretò il seggio per l'avvocato Paolo Cafa', primo dei suffragati nella lista "PeR".
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