Gela.Non erano opere realizzate irregolarmente, su un tratto di costa locale. È arrivata l’assoluzione per la titolare della cooperativa “Sun Sea beach”, che porta avanti uno dei lidi sul lungomare Federico II di Svevia. Tre anni fa, vennero effettuati controlli nel cantiere che era stato avviato per ricostruire l’intera attività, distrutta da un rogo che la cancello’ quasi del tutto. Gli accertamenti condotti, coordinati dalla capitaneria di porto, fecero rilevare presunte irregolarità nelle opere in fase di realizzazione. In aula, davanti al giudice, la difesa (con il legale Dionisio Nastasi) è però riuscita a dimostrare che in realtà tutti gli interventi erano in linea con quanto autorizzato e furono condotti in condizioni rese difficili dallo stop per le restrizioni anti-Covid, che ad un certo punto rallentarono il cantiere. I tecnici chiamati a testimoniare hanno confermato che si procedette sulla base delle autorizzazioni e si cercò da subito di apporre tutte le necessarie migliorie, sempre rifacendosi al progetto già vagliato dagli organi preposti.
Da quanto riferito nel corso dell’istruttoria dibattimentale, già durante i controlli condotti nel cantiere erano state date spiegazioni considerate congrue. Per il giudice, che ha accolto la linea di difesa, non ci sono riscontri su presunte responsabilità dell’imputata, per la quale è stata disposta l’assoluzione.