Gela. L’autorizzazione era stata concessa per negozi di modeste dimensioni. In realtà i vigili urbani si sono trovati davanti locali di anche ottocento metri quadrati dove all’interno si vendeva di tutto.
Non solo. La maggioranza dei prodotti era priva del marchio di conformità europea Ce. Sono queste le ragioni che hanno spinto, dopo una attività di monitoraggio e ispezione costante, i vigili urbani a chiudere cinque negozi gestiti da cittadini cinesi.
In tal modo il comando di polizia municipale ha portato a compimento l’operazione ne bis in idem già iniziata lo scorso mese di marzo, quando sono stati passati a setaccio una serie di esercizi commerciali che detenevano prodotti commerciali non conformi alle norme C.E., quali materiale elettrico, giocattoli, casalinghi, prodotti tecnologici ed utensileria varia. Nel primo blitz vennero sequestrati migliaia di prodotti non conformi alle normativa C.E. e furono inoltre elevate sanzioni amministrative per un totale di circa 300 mila euro.
La seconda fase dell’indagine ha portato al controllo singolo di ogni autorizzazione amministrativa di cui risultavano in possesso gli esercenti il commercio. Le verifiche hanno messo in luce che i gestori di nazionalità cinese di cinque esercizi commerciali avevano trasformato questi ultimi da esercizio di vicinato a medie strutture di vendita.
In sostanza i modesti negozi per cui era stata rilasciata l’autorizzazione amministrativa erano stati trasformati in veri e propri supermercati, con l’aggravante di vendere al loro interno prodotti non conformi alla normativa comunitaria.