Gela. L’inchiesta è piuttosto vasta e tocca quasi quaranta operatori, tutti dipendenti di Asp. Secondo i carabinieri e i pm della procura avrebbero forzato la mano, su viveri e pasti della mensa ospedaliera, non per ragioni di servizio ma per finalità private. Tra gli indagati, ci sarebbe anche un medico, attualmente impegnato in ospedale. I pm della procura sono certi che ci siano stati degli illeciti, anche se allo stato il gip non ha autorizzato l’emissione di misure. La procura, nelle ultime settimane, avrebbe già ricorso al riesame per richiedere che vengano concesse misure restrittive. I militari hanno avviato tutti gli accertamenti e non a caso due anni fa vennero arrestati due dipendenti di un’azienda esterna, che però operava per conto di Asp proprio nelle cucine del nosocomio. Sono stati scoperti con merce e pasti portati via dalle cucine del nosocomio.
Entrambi hanno concordato la pena, ma già in quella fase l’indagine era pienamente in corso, con appostamenti e un monitoraggio complessivo da parte dei carabinieri. Ora, si attendono nuovi sviluppi e l’ipotesi di reato pare essere principalmente quella di truffa.
