Gela. Uno degli operai che si occupavano delle operazioni di carico e scarico fu colpito da alcuni tubi, sganciati durante le attività svolte per conto di un’azienda edile locale. Secondo i pm della procura, ci furono misure di sicurezza non adottate. Il pm Sonia Tramontana, al termine dell’istruttoria dibattimentale, ha chiesto la condanna a nove mesi di reclusione, nei confronti della titolare dell’azienda Di Natale e di uno degli operatori, che il giorno dell’incidente erano impegnati nelle attività. L’incidente si verificò alcuni anni fa, in contrada Piana del Signore, e l’operaio riportò ferite e diverse fratture. In aula, davanti al giudice Francesca Pulvirenti, il pubblico ministero ha concluso per la responsabilità di entrambi gli imputati.
Le difese, sostenute dagli avvocati Giovanni Cannizzaro, Giuseppe Nicosia e Carmelo Tuccio, hanno invece rivisto la ricostruzione della procura, sostenendo che i due imputati non avrebbero avuto alcuna responsabilità nell’accaduto, verificatosi non per violazione di misure di sicurezza. Gli accertamenti vennero condotti dagli agenti di polizia del commissariato, intervenuti sul posto.