Omicidio Sequino, Giuseppe Liardo e Salvatore Raniolo in aula respingono le accuse

 
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I Liardo e Raniolo erano accusati dell'omicidio Sequino e sono stati assolti

Gela. Hanno respinto ogni accusa riferita all’omicidio del tassista Domenico Sequino. Questa mattina, davanti ai giudici della Corte d’assise di Caltanissetta, Giuseppe Liardo e Salvatore Raniolo si sono difesi su tutta la linea. Hanno riferito di non aver mai conosciuto la vittima. Sequino fu colpito a morte, con diversi colpi di pistola, in pieno centro storico, a pochi passi dalla chiesa Madre. Agirono in due, arrivati in sella ad uno scooter. Secondo i pm della Dda di Caltanissetta e i carabinieri, a sparare sarebbe stato Raniolo, spalleggiato da un complice, rimasto non identificato. In base a quanto emerso dall’inchiesta, l’ordine sarebbe partito da Nicola Liardo, detenuto che avrebbe organizzato l’azione insieme al figlio, Giuseppe. Quest’ultimo, anche questa mattina, nel corso dell’udienza dibattimentale, ha preso le distanze da qualsiasi ipotesi di responsabilità nel delitto. Lui e Raniolo hanno ribadito di non aver mai avuto ragioni di astio verso Sequino, che non conoscevano. Una linea che le difese hanno più volte esposto, già in fase di indagine. I carabinieri arrivarono ai tre imputati, anche sulla base di intercettazioni in carcere, scattate in un’altra inchiesta, quella ribattezzata “Donne d’onore”. Collocano l’omicidio in una vicenda più ampia, per somme di denaro delle quali Nicola Liardo avrebbe preteso la restituzione. Nel corso della precedente udienza, le difese hanno però ottenuto un’integrazione di perizia sull’intercettazione che per gli investigatori incastrerebbe gli imputati. Dopo l’ascolto in aula, i legali hanno spiegato che non ci sarebbe alcuna frase che possa richiamare l’omicidio di corso Vittorio Emanuele. Un’ulteriore perizia, su altri stralci di intercettazioni, questa mattina invece è stata richiesta dai pm della Dda. La Corte ha deciso di riconvocare il collegio di esperti per valutare se ci siano i presupposti per queste ulteriori attività peritali.

Nel corso della prossima udienza, inoltre, è in programma l’esame di almeno sette testimoni chiamati dalle difese degli imputati (sostenute dai legali Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Flavio Sinatra e Antonio Gagliano). I familiari di Sequino sono parti civili, assistiti dall’avvocato Salvo Macrì.

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