Gela. Sui procedimenti di bonifica, previsti nelle aree industriali locali, anche il Ministero dell’ambiente si pronuncerà tra circa un mese, con la conferenza di servizi decisoria, convocata per valutare il piano di Eni. L’azienda, nel ciclo interno di raffineria, sta comunque accelerando non solo sul fronte delle bonifiche ma anche sul rafforzamento del ciclo della green refinery, ormai da tempo a pieno regime. Anche l’Irsap, per quanto di propria competenza, ha rilasciato parere favorevole all’avvio dei primi lavori per la realizzazione di un impianto di rigenerazione degli oli vegetali, destinati poi alla green refinery. Il progetto di Ecorigen ha ottenuto tutte le autorizzazioni ministeriali e regionali e l’ultimo parere di Irsap dispone il via libera ai primi lavori di sbancamento delle aree già individuate per la realizzazione del sistema, destinato a servire proprio la raffineria verde di Eni. L’impianto completo sorgerà all’isola 13 dello stabilimento di contrada Piana del Signore. E’ invece alle prime battute l’iter procedimentale per ampliare la “piattaforma polifunzionale per il trattamento di rifiuti speciali liquidi e fangosi”. Il progetto è dell’azienda Nico e ricade sempre all’interno del sito produttivo di Eni, all’isola 9. Si tratta di un investimento per ampliare l’impianto mobile già in attività.
Si è reso necessario, in base a quanto indicato dall’azienda che opera per conto di Eni, per “gestire ulteriori fasi di trattamento di rifiuti provenienti da altre sezioni impiantistiche in fase di decommissioning”. La multinazionale ha firmato un protocollo con il Ministero dell’ambiente che, tra le altre cose, prevede lo smantellamento degli impianti che non hanno più alcuna finalità nel ciclo della green refinery. “E’ nata la necessità di inserire una sezione d’impianto integrativa, anch’essa progettata con le finalità dell’inertizzazione chimico-fisica dei rifiuti che, se necessario, potrà operare indipendentemente dall’attuale impianto, con l’obiettivo di aumentare le capacità delle attività di bonifica in corso nel sito industriale – si legge negli atti che i responsabili di Nico hanno trasmesso ad Irsap per i primi pareri – ed avere quella flessibilità tecnologica ed impiantistica, oggi più limitata, da poter garantire le medesime potenzialità di trattamento anche dovendo gestire stream in ingresso di maggior e più eterogenea qualità del carico inquinante”. I funzionari Irsap hanno rilasciato parere favorevole anche rispetto all’istanza di Nico.