Gela. Nel nuovo impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti, da poco inaugurato alla presenza del governatore Nello Musumeci, in questa fase conferirà anche il Comune di Caltanissetta. Quarantacinque tonnellate al giorno, così ha stabilito il dipartimento regionale acqua e rifiuti, che oltre al comune nisseno ha autorizzato Piazza Armerina, per quattordici tonnellate giornaliere. Era inevitabile che l’impianto di Timpazzo potesse andare incontro alle esigenze di comuni che non fanno parte della Srr4. Allo stato attuale, è quello con capacità maggiore su tutta l’isola, come hanno più volte precisato i vertici della Srr4 e quelli dell’Ato Cl2 in liquidazione, che continueranno a gestirlo, almeno nella prima fase. In diverse province, l’emergenza rifiuti è più viva che mai e gli impianti locali sono una valvola di sfogo, in attesa che altri sistemi possano vedere la luce. L’intenzione del governo regionale è realizzare altri impianti pubblici, come quello di Timpazzo. I privati, sull’isola, continuano ad avere in mano buona parte del ciclo dei rifiuti. Molti dei comuni più importanti soffrono le percentuali molto basse di raccolta differenziata e devono spesso dipendere dall’impiantistica privata. Non è da escludere che l’autorizzazione temporanea a conferire a Timpazzo possa essere rilasciata anche ad altri enti dell’isola.
Intanto, sempre i tecnici del dipartimento regionale acqua e rifiuti hanno chiesto ulteriori integrazioni al progetto che consentirebbe di usare le fasi del Tmb, anche come compostaggio, andando oltre l’impianto di contrada Brucazzi, che non riesce più a fare fronte alla mole di conferimenti. L’iter è seguito dall’Ato Cl2 in liquidazione, con il commissario Giuseppe Panebianco e il responsabile tecnico Sergio Montagnino, e dalla Srr4, del presidente Salvatore Chiantia.