Gela. Per Pef e Tari nuova brusca frenata. Anche questa sera, i numeri non c’erano e l’opposizione non pare affatto intenzionata a garantire la presenza, se non strettamente necessaria. Il dibattito è stato avviato e in aula consiliare c’erano sia i revisori che il dirigente Fabio Filippino. Il consigliere di “Liberamente” Pierpaolo Grisanti, presidente della commissione bilancio, ha posto una serie di quesiti, legati proprio alle cifre del piano economico finanziario e al contenuto del parere rilasciato dai revisori. Per Grisanti, c’è una netta distonia tra il riferimento che il Pef sui rifiuti fa a costi maggiori per il nuovo servizio in house e una determina della Srr, che invece non pone variazioni sostanziali sulle spese da sostenere. Il dirigente Filippino e i revisori hanno dato spiegazioni e lo stesso vicesindaco Terenziano Di Stefano ha confermato che con le novità previste nel servizio in house, i costi varieranno rispetto a quelli attuali. L’assessore ha inoltre indicato le linee principali della nuova procedura di Arera sul Pef, che sostanzialmente prevede solo una presa d’atto del civico consesso. Tutte spiegazioni richieste da Grisanti per formalizzare il parere della commissione. Il consigliere ha chiesto un’interruzione per consultare gli altri membri. Alla ripresa, i componenti di opposizione della commissione non si sono presentati in aula.
Il numero legale non ha tenuto, con solo nove consiglieri di maggioranza. Il presidente Salvatore Sammito ha dovuto disporre lo sciogliete le righe. Sarà necessaria una nuova convocazione. La mossa dell’opposizione, oltre che finalizzata ancora una volta a mettere in evidenza una maggioranza depotenziata numericamente, sembra la risposta alle parole del sindaco Greco, che la scorsa settimana si era rivolto proprio al drappello politicamente avverso, contestando la strategia dell’abbandono dell’aula, che è stata riproposta anche questa sera.