Gela. “Forse, la nostra adesione al Partito Democratico andrebbe ad intaccare gli equilibri in vista del congresso oppure, magari, c’è qualcos’altro dietro”. “Non decide Cirignotta…”. Il consigliere comunale Cristian Malluzzo sembra ancora attendere un verdetto dopo che la sua adesione e quella di Giovanni Panebianco sono state stoppate. “Noi abbiamo aderito ad una lista di centro sinistra come Gela Città, a sostegno dell’ex sindaco Angelo Fasulo – continua – non abbiamo grandi esperienze politiche e siamo espressione della società civile. A questo punto, non capisco quali valutazioni debbano essere fatte. Il capogruppo Vincenzo Cirignotta sostiene che non ci sarà nessuna nuova adesione al gruppo consiliare? E’ una sua valutazione. Non credo spetti a lui decidere”. Così, almeno per il momento, né Malluzzo né Panebianco dovrebbero partecipare al congresso cittadino del Partito Democratico, fissato per metà dicembre. “Personalmente, sono ancora interessato ad entrare in un grande partito come il Pd – ammette – di certo, non posso attendere all’infinito valutazioni politiche sul mio conto. Se non ci fosse il sì, allora proseguirei da indipendente”.
La riduzione delle indennità. Intanto, proprio Malluzzo aspetta al varco la giunta. A poche settimane dall’insediamento del civico consesso, il gruppo di Gela Città propose una riduzione di tutte le indennità per il sindaco, gli assessori e il presidente del consiglio comunale oltre a quella dei gettoni di presenza dei consiglieri. “Mi risulta – conclude – che il sindaco di Niscemi lo abbia fatto di sua spontanea volontà. Sarebbe un gesto di apertura verso le famiglie di tanti lavoratori che, in questo periodo, si trovano veramente in difficoltà, da ogni punto di vista”.