Nuova Città di Gela, Rigano: “Ho accettato per costruire un futuro interessante”

Ambizioni nuovamente elevate per la Nuova Città di Gela, che mantiene fede alla propria indole vincente e ambisce ad un altro torneo da protagonista.

25 luglio 2025 11:25
Nuova Città di Gela, Rigano: “Ho accettato per costruire un futuro interessante” -
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Gela. Dopo tre magistrali campionati e altrettanti salti di categoria, la Nuova Città di Gela non accenna a placare la propria fame di vittorie e di emozioni, in costante crescita. Dopo un altro mercato di grande spessore, il sodalizio giallorosso mantiene fede alla propria natura e punta ad un altro torneo da protagonista, nonostante l’asticella si sia notevolmente alzata. La società con a capo Claudio Guarnera disputerà il girone L di Serie B2, in cui saranno presenti nove compagini isolane e cinque calabresi.

“Ci sono società che hanno investito tanto ma noi ci faremo trovare pronti e disputeremo ancora una volta una grande stagione - dichiara Massimo Bonaccorso - nel nostro DNA non esiste il ‘giocare per partecipare’. Noi ci presentiamo sempre per essere protagonisti e faremo lo stesso anche quest’anno sulla scia dell’entusiasmo che abbiamo riportato a Gela dopo tanti anni”.

Il primo vero colpo, però, è stato in panchina. Gianpietro Rigano, che a Gela ha disputato un campionato di A2 con l’Eurogroup e una B2 con l’Heraclea, è tornato in terra gelese e proprio ieri ha calcato, dopo tanti anni, il parquet del PalaLivatino.

“Sono stato al palazzetto e l’ingresso è stato meraviglioso, lavorare per la città di Gela è una sensazione che mi riempie di gioia e che mi fa tornare in mente tante cose belle - afferma con emozione Rigano - sono sicuro che costruiremo un futuro molto interessante”.

Il tecnico ex Lamezia è stato convinto dal progetto della Nuova Città di Gela non solo per quanto riguarda il presente ma anche per il futuro del sodalizio giallorosso, che sta già gettando le basi per mantenere alto negli anni il livello della pallavolo femminile nel contesto locale.

“Ho accettato perché avuto la sensazione che qui non si costruisce per finire il campionato ma per programmare un futuro nella pallavolo e nella città - conclude Rigano - questo è quello che un allenatore sogna”.

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