Gela. Tra il contributo del governo e quello appena stanziato dalla Regione, in città per l’emergenza alimentare arrivano poco più di due milioni di euro. Soldi che serviranno a dare una prima risposta a chi ha un enorme bisogno, in una fase a tratti drammatica. Ieri, il sindaco Lucio Greco ha spiegato di aver attivato il sistema comunale dei servizi sociali per definire i parametri dell’assegnazione di buoni spesa e contributi, destinati a chi fa fatica ad andare avanti. Si stanno susseguendo le riunioni con le categorie sociali, le associazioni e le chiese. La commissione bilancio, presieduta da Valeria Caci, già negli scorsi giorni ha aperto questo capitolo. “Abbiamo dato piena disponibilità al sindaco e all’amministrazione comunale – dicono la stessa Caci, Romina Morselli, Salvatore Incardona e Pierpaolo Grisanti – i criteri di accesso ai contributi sono in fase di definizione. La discussione è in atto, ma non c’è alcuna decisione definitiva. Le informazioni che stanno circolando in queste ore sono semplici fake news, messe in circolazione da qualcuno che vorrebbe intestarsi la primogenitura, ma senza averne titolo. Non ci sono ancora bandi e l’invito a riversarsi in Comune, già dalle prossime ore, è del tutto immotivato. La cittadinanza verrà informata in maniera trasparenza. L’esigenza è tutelare i più deboli”. I consiglieri di maggioranza della commissione stanno lavorando insieme all’amministrazione e si sono messi a disposizione. Alcuni di loro partecipano attivamente anche agli incontri organizzati per definire una “geografia” dei destinatari del supporto economico.
L’amministrazione comunale, anche se non sarà semplice, non vuole lasciare nessuno indietro. Il bisogno è enorme, reso drammatico da un’emergenza che ha bloccato quasi tutte le attività economiche e produttive del territorio. Entro i prossimi giorni, i fondi stanziati da Roma e Palermo si dovrebbero trasformare in concreti contributi economici.