Nove classi espulse all’Itis, avevano protestato in corriodio per il freddo

 
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Gela. Ha suscitato la rabbia degli studenti di tutto l’istituto la decisione del dirigente scolastico dell’istituto tecnico industriale Emanuele Morselli di sospendere ben nove classi.

Tutto perchè i ragazzi rivendicavano l’accensione dei riscaldamenti. Gli studenti hanno inscenato una forma di protesta plateale. Un intero piano infatti si è spostato sabato scorso dalle classi ai corridoi per evitare di sentire freddo. Uno degli studenti è andato però oltre. Ha filmato, come oramai fanno per qualsiasi evento curioso, con il suo telefonino quanto stava accadendo e caricato il video sul suo profilo facebook. In pochi giorni ben quattromila persone hanno visto quel video, suscitando la reazione disciplinare.

Il dirigente scolastico ha sospesi nove classi per un giorno mentre lo studente protagonista del video è stato espulso per tre giorni. Angelo, 17 anni, studente del Morselli, si è rivolto al sito “ScuolaZoo” per chiedere aiuto e raccontare la vicenda. Il plesso di Piano Notaro di Gela è dotato di impianti di riscaldamento ma obsoleti. Stanchi di andare in classe con cappotti e sciarpe, sabato mattina l’intero secondo piano ha deciso di scioperare. I ragazzi sapevano bene che il video sarebbe finito in rete. Quando il dirigente scolastico ha scoperto della diffusione del video ha convocato lo studente in presidenza, e alla presenza dei suoi genitori, ha dovuto chiedere scusa. Sembrava che la vicenda fosse finita lì, ma il preside ha convocato un consiglio d’istituto straordinario per decidere la sua punizione. Lo studente è stato sospeso per tre giorni mentre i ragazzi delle altre nove classi per un solo giorno ma a turno. Da ieri il video è stato rimosso e non è più possibile guardarlo. “Non volevamo offendere nessuno a scuola ma solo chiedere di fare lezioni senza morir di freddo – dice uno degli studenti espulsi – ci spiace che il preside abbia reagito in questo modo”.

Abbiamo provato a contattare il dirigente scolastico Grazio Di Bartolo e il suo vice senza riuscirci. L’ufficio amministrativo ci ha spiegato che il problema esiste ma la responsabilità è dell’amministrazione provinciale. L’istituto ha più volte chiesto la sistemazione dell’intero sistema di riscaldamento ma gli interventi sono limitati alla fornitura di gasolio.

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