Nota ufficiale per proroga sui correttivi, ancora confronto revisori-dirigenti: audizione collegio

 
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Greco, Ferro e Faraci nel corso di una riunione

Gela. Ieri, in aula consiliare, il segretario generale Carolina Ferro ha riferito dei contatti già avuti con la Corte dei Conti per cercare di sondare il campo rispetto ad una proroga del termine di presentazione delle misure correttive. In queste ore, si lavora ad una comunicazione ufficiale che partirà dal municipio. La richiesta di “allungare” gli iniziali sessanta giorni sarà motivata in attesa di avere riscontro proprio dai giudici contabili. Il segretario Ferro, ieri, è parsa decisamente possibilista. Se l’istanza venisse accolta, saranno necessari i correttivi entro il successivo lasso di tempo, senza ulteriori rinvii. L’attività negli uffici è in corso. La proroga è considerata inevitabile soprattutto perché gli atti finanziari non sono ancora definiti. Sui riaccertamenti dei residui attivi e passivi, anche oggi ci sono stati incontri tra i revisori e i dirigenti dei settori. Proprio il collegio deve esprimersi e aveva già posto delle richieste di chiarimenti. Un punto di incontro tra gli uffici e i tre professionisti sembra si possa trovare. Questa mattina, i revisori sono stati sentiti in audizione dalla commissione consiliare bilancio. Hanno confermato la linea del rigore massimo su tutti gli atti finanziari. E’ emersa proprio la necessità di una proroga del termine per la presentazione dei correttivi. Senza misure, infatti, il dissesto sembra scontato. Negli uffici comunali, sotto il coordinamento del segretario Ferro, si procede nel tentativo di arrivare almeno ad un piano di riequilibrio che possa evitare il dissesto. Il sindaco Lucio Greco e l’assessore al bilancio Mariangela Faraci seguono questa linea, che accomuna l’intera giunta. La situazione generale non è semplice. La crisi finanziaria attanaglia praticamente l’intera macchina burocratica dell’ente. Negli uffici, il personale è ai minimi e manca ancora un dirigente al settore bilancio, in questa fase quello cruciale per il destino del municipio.

All’appello mancano i riaccertamenti (che vanno chiusi sulla scorta delle indicazioni dei revisori) e il rendiconto 2021, che forse potrebbe arrivare in aula consiliare nella fase dell’eventuale proroga del termine per le misure correttive. Chiaramente, il sindaco e la sua giunta, in questo frangente, dovranno cercare di uscire indenni dal dibattito sulla sfiducia, che dovrebbe tenersi prima della prova degli atti finanziari. Il termine ulteriore per i correttivi è una tappa inevitabile. La Corte dei Conti monitora ormai da tempo tutti gli accadimenti finanziari del municipio e l’emergenza di oggi altro non è che l’acuirsi dei tanti segnali del passato, sottolineati più volte dagli stessi magistrati palermitani. A questo giro, però, oltre all’enigma del disavanzo da accertare, c’è il terno al lotto della sfiducia che aggrava le incertezze amministrative e burocratiche.

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