Non usò lo smartphone rubato in una discoteca, Cassazione annulla la condanna

 
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Gela. Sia in primo che in secondo grado era stato condannato per ricettazione, ritenuto responsabile di aver usato uno smartphone, rubato in una discoteca della provincia di Messina. La Corte di Cassazione, però, ha annullato la condanna. Per l’imputato, un gelese che vive in città, è arrivata una decisione favorevole. E’ stato accolto il ricorso presentato dal suo difensore, l’avvocato Marco Granvillano. Già nei precedenti gradi di giudizio, la difesa, proponendo dati specifici, aveva fatto notare che in realtà il codice Imei corrispondeva a uno smartphone diverso, mai stato nella disponibilità dell’imputato.

Di conseguenza, anche in Cassazione, la difesa ha insistito sull’assenza di ogni collegamento tra il telefono risultato rubato e l’imputato. I magistrati romani hanno accolto i motivi del ricorso, annullando la condanna.

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