“Non togliamo nulla a Gela, battaglia sia comune”, Zuccalà: “Prezioso sempre nella nostra competenza”

 
0
Di Stefano e Zuccalà

Gela. “Nessuna guerra contro Gela, anzi invito il sindaco Di Stefano ad una battaglia comune sulle royalties di Argo-Cassiopea”. Il primo cittadino di Butera Giovanni Zuccalà, già al momento dell’emissione del decreto regionale, annunciò un’azione giudiziaria per contestare la ripartizione delle quote delle royalties del progetto di Enimed, concentrato sulla produzione di gas lungo la costa locale. E’ ritenuta insufficiente la soglia del 5,56 per cento a fronte del 47,53 per cento destinato a Gela e del 46,92 per cento previsto per Licata. Davanti all’iniziativa dell’amministrazione buterese, la giunta Di Stefano ha deciso di costituirsi nel procedimento al Tar, per evitare che si arrivi a “congelare” quanto disposto dagli uffici palermitani. “La legge finanziaria regionale che istituisce le royalties in favore dei Comuni, per progetti di estrazione in mare – sottolinea Zuccalà – non prevede nessuna percentuale. Stabilisce solo che una parte della quota spettante alla Regione venga ripartita tra i Comuni costieri. Il decreto successivo è stato rilasciato senza concertazione e senza una conferenza di servizi. Il criterio della popolazione non può andare a danneggiare Butera, che ha un territorio vasto fino al mare, con attività economiche e produzioni agricole. A Gela non sarà tolto nulla. Non è Gela che ha ottenuto più di quello che era previsto. Anzi, penso che anche Gela sia stata danneggiata”. Zuccalà non fa richiami espliciti ma è evidente che a non convincere è la percentuale riconosciuta a Licata. “Mi pare che il quadro politico – aggiunge – sia piuttosto chiaro”. Nei rapporti istituzionali tra Gela e Butera, ora enti accomunati dall’Unione dei Comuni per i finanziamenti del ciclo 2021-2027, si aggiunge la “piega” della piattaforma “Prezioso”. Il sindaco Di Stefano non esclude un’azione in giudizio per contestare la competenza riconosciuta al Comune di Butera e non più a quello di Gela. A venire meno, infatti, sarebbero gli incassi Imu, adesso diventato Impi.

“Prezioso è sempre stata nella competenza marittima di Butera – dice inoltre Zuccalà – un decreto interministeriale lo chiarisce in modo inequivoco. Ci sono stati accordi tra Eni e il Comune di Gela ma al ribasso, dimenticandosi di Butera. E’ come se il proprietario di un’abitazione, a Butera, decidesse di versare quanto dovuto ma al Comune di Gela perché in questo modo paga di meno. Cosa c’entra? Anzi, abbiamo un contenzioso in essere con Eni per gli importi del 2017, 2018 e 2019. La decisione dovrebbe arrivare a breve. All’azienda non è stata concessa la sospensiva ma non ha accettato una proposta conciliativa”. Il sindaco di Butera non intende esacerbare rapporti istituzionali che con Di Stefano, fino ad ora, sono stati sempre di concordia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here