“Ho sbagliato, ho pagato ma non sono un collaboratore di giustizia. Lavoro all’estero e non ho altro da dire”. Non ha risposto alle domande. E’ stato Davide Nicastro, in aula davanti al collegio penale presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Marica Marino e Silvia Passanisi, a confermare la sua uscita dal programma speciale di protezione. Nicastro, più volte al centro di inchieste giudiziarie legate alla nuova stidda, è stato chiamato a testimoniare nell’ambito del dibattimento avviato ai danni di un intermediario immobiliare, accusato di associazione mafiosa. Rappresentato dall’avvocato Concetta Di Stefano, lo stesso Nicastro ha solo ribadito di non essere un collaboratore di giustizia, scegliendo di avvalersi della facoltà di non rispondere. Una decisione, la sua, maturata già nel corso degli scorsi mesi.