“Non siamo stampelle della giunta”, Giudice: “I populisti vogliono solo sfasciare”

 
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Giudice e i consiglieri Faraci e Sincero

Gela. “Noi stampelle della giunta? Purtroppo, chi fa solo populismo non riesce a percepire le vere emergenze della città”. Il segretario dei civici di “Una Buona Idea”, l’avvocato Giovanni Giudice, si dice del tutto distante dall’opposizione di centrodestra, che già a conclusione della seduta consiliare sulla sfiducia ha iniziato ad attaccare. Gli stessi civici, i dem, i progressisti e il cuffariano Vincenzo Cascino, hanno voluto concedere un termine ulteriore all’amministrazione comunale, per fare in modo che possa completare il ciclo degli atti finanziari e trasmettere i correttivi. Ieri, il capogruppo forzista Rosario Trainito ha parlato di “stampelle” riferendosi proprio ai gruppi che non stanno sostenendo la sfiducia. “E’ facile giocare a sfasciare – dice Giudice – molto più difficile, invece, è assumersi responsabilità verso la città. E’ tempo di agire con maturità e razionalità”. Secondo l’esponente civico, che condivide le posizioni espresse in aula dai consiglieri del movimento, Davide Sincero e Rosario Faraci, già dal voto sul Piano economico finanziario per il servizio rifiuti è emersa una volontà di alcuni tesa solo ad una visione prettamente politica. “Per loro la strategia da adottare è quella del tanto peggio tanto meglio – aggiunge – senza Pef non sarebbe stato possibile immaginare un nuovo e più efficiente servizio rifiuti. Rifiutare di votarlo è stato insensato”. Per Giudice, il “partito” della sfiducia sta cercando di concentrare l’attenzione “su quelli che vengono considerati nemici”. “Le loro scelte sono chiaramente contrarie agli interessi della città – prosegue – sono incapaci di autocritica e vedono avversari in chi ha solo intrapreso una via politica diversa”. Civici e progressisti non ci stanno a passare per “stampelle” del sindaco. “E’ un modo offensivo di guardare alle scelte che abbiamo fatto – prosegue il segretario di “Una Buona Idea” – è inaccettabile oltre che ingiusto”.

Giudice è convinto però che “i cittadini sapranno valutare”. “Nel tempo del populismo – conclude – è facile limitarsi agli slogan che possono avere qualche riscontro elettorale. I cittadini sapranno distinguere tra chi non ha nulla da proporre e chi, invece, decide di assumersi responsabilità importanti, sempre con uno spirito di lealtà e con la passione necessaria per risolvere i problemi reali”.

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