"Non si può stare con la destra, c'è chi mette un piede in due scarpe", Donegani: "Opposizione se niente cambia"

“PeR” e “Controcorrente”, da quello che si può percepire, potranno accogliere un progetto politico di governo locale solo se scevro da alchimie particolari e soprattutto senza dividere il cielo con il centrodestra

16 dicembre 2025 19:43
"Non si può stare con la destra, c'è chi mette un piede in due scarpe", Donegani: "Opposizione se niente cambia" -
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Gela. Il loro è stato un rapporto politico, fin dagli esordi dell'agorà dello scorso anno, non sempre volto alla concordia. Non a caso, i percorsi dell'ex parlamentare Ars Miguel Donegani, ora nella struttura regionale del progetto che federa “PeR” e “Controcorrente”, e del sindaco Terenziano Di Stefano, non si incontrarono, portandoli a essere rivali elettorali alle amministrative. Un ricongiungimento politico è sembrato a un passo, in diverse occasioni: addirittura, le provinciali le affrontarono insieme. Però, nei mesi a seguire non c'è stata una concretizzazione, seppur l'arrivo in città del parlamentare Ars Ismaele La Vardera abbia fatto intravedere nuovi spiragli. Il sindaco, salvo richieste specifiche dalle segreterie di partito, non intende mutare squadra di governo né alleanza politica. Ha partecipato alle iniziative del leader autonomista Raffaele Lombardo e del parlamentare regionale Cateno De Luca, riconoscendosi pienamente in una visione condivisa. Allo stesso modo, non rinnega per nulla la visione progressista e civica. Per Donegani, come ha sempre sottolineato, occorre coerenza e una prospettiva che sia di centrosinistra, “senza governare con forze di destra”. “La politica per noi non può ridursi a convenienze: servono responsabilità e coerenza", precisa. Ritornando all'attuale “modello Gela”, il segretario regionale “PeR” è ancora più critico. ”Se qualcuno pensa che potremmo condividere percorsi di questo tipo, forse non ha ancora compreso il nostro metodo di fare politica e la nostra coerenza: facciamo ciò che diciamo. Saremmo distanti da certe forze politiche che, a livello nazionale e regionale, se ne dicono di tutti i colori ma a livello locale, per una poltrona, trovano improvvisamente pace e amore. Ma davvero c’è ancora chi pensa di poter stare con due piedi in una scarpa?”, ha scritto sui suoi profili social. Il concetto non cambia e lo ribadisce, “non si può essere alternativi alla destra a livello regionale e, nello stesso tempo, governare con la destra nei Comuni. Gela, così com’è oggi, non è un modello da esportare. Noi siamo all’opposizione, costruttiva ma opposizione. La disponibilità e la responsabilità non durano per sempre. Se il quadro resta ambiguo e guidato solo da convenienze politiche e di partito, la nostra posizione non potrà cambiare. Ce lo chiedono i cittadini e a loro lo dobbiamo”, aggiunge. “PeR” e “Controcorrente”, da quello che si può percepire, potranno accogliere un progetto politico di governo locale solo se scevro da alchimie particolari e soprattutto senza dividere il cielo con il centrodestra. “Pur rispettando i gesti atletici, resteremo distanti e vigili rispetto a chi salta sul carro in corsa: la politica non è acrobazia, è coerenza. Almeno per noi”, conclude Donegani.

In foto Donegani e Di Stefano

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