“Non si può fare opposizione e lasciare la porta aperta a Greco”, Ascia: “Errori del Pd”

 
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Il consigliere Alessandra Ascia

Gela. Un Pd, di lotta e di governo, il consigliere comunale Alessandra Ascia non l’ha ritenuta una soluzione politicamente spendibile. C’è soprattutto questo alla base della decisione di lasciare i democratici, ufficializzata ieri sera, in apertura di consiglio comunale. Un addio che ha spiazzato tutti, a partire dai dirigenti locali del partito, che per ora preferiscono non commentare. “Nessuna questione personale, anzi auguro il meglio al partito e al gruppo dirigente – dice Ascia – la mia scelta è maturata per decisioni sbagliate che il partito ha assunto negli ultimi due anni e mezzo. E’ stata un’opposizione infruttuosa. Serve un’opposizione seria, fatta bene, che garantisca anche delle proposte. L’alternativa si costruisce con le proposte”. In sostanza, Ascia sconfessa la linea del partito, senza fare sconti né al segretario provinciale Peppe Di Cristina né a quello cittadino Guido Siragusa, pur senza citarli mai direttamente. “Manca un’azione strategica per costruire l’alternativa politica – aggiunge – personalmente, ho sempre sostenuto la linea dell’opposizione alla giunta. Questa continua porta aperta al sindaco non l’ho condivisa. In politica, o si fa opposizione seria oppure si sta in maggioranza. Non si può fare opposizione a testa bassa e poi, periodicamente, rientrare in ragionamenti di giunta o di maggioranza”. Per Ascia, non ci sono altre vie di fuga, o si sta con il sindaco oppure si lavora all’opposizione. “Cosa farò adesso? Sono indipendente – dice ancora – e tale rimarrò. Non c’è nessun passaggio ad altri gruppi o partiti. Le proposte non mancano ma la mia scelta è di dare centralità all’attività amministrativa”.

Messa alle spalle l’esperienza dem, ora l’ex presidente dell’assise civica diventa un fattore da non sottovalutare e probabilmente anche il sindaco Lucio Greco e i suoi riferimenti cercheranno di sondare il campo. Ascia, ieri, nel corso della discussione sulla relazione annuale del primo cittadino, non ha dato l’idea di essere pronta ad un sostegno all’amministrazione. Ha richiamato risultati, che considera del tutto inesistenti. “E’ una città in balia del nulla – conclude – non c’è programmazione né amministrativa né politica”. Non sembra il classico benvenuto politico, indirizzato a possibili nuovi alleati, in attesa di capire come si evolveranno gli eventi.

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