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Non si placa lo scontro sui rifiuti, Amato: "Denunciai nel 2015...rimuovere dirigenti responsabili"

Gela. Un vero e proprio vespaio di polemiche politiche, alimentato dalle dichiarazioni del vicesindaco Simone Siciliano, che giovedì ha bollato coma una “dimenticanza” contabile l’origine dei maxi deb...

A cura di Redazione
02 giugno 2018 15:30
Non si placa lo scontro sui rifiuti, Amato: "Denunciai nel 2015...rimuovere dirigenti responsabili" - Angelo Amato
Angelo Amato
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Gela. Un vero e proprio vespaio di polemiche politiche, alimentato dalle dichiarazioni del vicesindaco Simone Siciliano, che giovedì ha bollato coma una “dimenticanza” contabile l’origine dei maxi debiti sui rifiuti, che stanno falcidiando le casse del municipio. Nel piano economico finanziario di quattro anni fa, qualche dirigente avrebbe dimenticato di caricare tre miloni di euro, a copertura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. “Non capisco dove stia la novità – dice il consigliere grillino Angelo Amato – queste cose le ho denunciate già nel 2015 e ora, a tre anni di distanza, vengono di nuovo a galla?”.

Il grillino, che fu proponente dell’istituzione della prima commissione di indagine sul ciclo dei rifiuti, appare piuttosto scettico rispetto alla riproposizione della stessa iniziativa, ma questa volta focalizzata sulla verifica della gestione del servizio rifiuti, nel periodo compreso tra 2016 e 2018. “Perchè non sono state verificate determinate anomalie quando c’era già la possibilità di farlo? – spiega ancora – io preparai una controrelazione, perchè non concordavo con le conclusioni presentate dagli altri componenti della commissione di indagine. Il mandato di quella commissione, addirittura, venne anche prorogato, ben oltre la scadenza iniziale prevista”. Amato va anche oltre e punta ad eventuali responsabilità dei tecnici del municipio. “Davanti a quanto è già stato accertato – conclude – sarebbe necessario rimuovere i dirigenti responsabili di quanto accaduto ma anche il commissario dell’Ato Cl2. Chiedo, inoltre, che il segretario generale dell’ente agisca in autotutela, a difesa dei diritti dei cittadini”.

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