Gela. Non sono riusciti a sostenere gli impegni assunti con banche e istituti finanziari: così, i beni di proprietà di due gruppi aziendali locali finiscono all’asta. Si tratta di terreni ed immobili per un valore complessivo superiore ai tre milioni di euro.
Sono stati i funzionari del gruppo Monte Paschi di Siena e quelli della società Italfondiario ad avviare tutte le procedure necessarie ad ottenere quanto dovutogli. I beni destinati alla vendita all’asta sono di proprietà del gruppo agricolo Oliveri e di quello alberghiero Granvillano. Per far fronte alla necessità di riottenere i crediti assegnati, i legali dei due istituti sono riusciti ad avviare le relative pratiche giudiziarie.
Nel caso dell’azienda agricola, all’asta sono finiti due grandi capannoni, uno dei quali ancora in costruzione, e svariati terreni destinati alla coltivazione. Il totale calcolato supera i cinquecentomila euro. I terreni e le strutture sono state realizzate a cavallo tra contrada Castelluccio e contrada Inciata Monterosso, al confine con Butera.
I tecnici nominati dal tribunale, nel caso del gruppo alberghiero, hanno valutato l’intero complesso economico posseduto dai titolari. Per questa ragione, la vendita riguarderà anche la struttura ricettiva costruita, alcuni anni fa, nella zona di Borgo Manfria.
Il valore a base d’asta è stato fissato in circa due milioni e mezzo di euro. Davanti all’impossibilità di rientrare rispetto ai crediti ottenuti, gli imprenditori finiti al centro delle procedure di recupero non hanno potuto fare altro che sottostare alle decisioni assunte direttamente dai giudici del tribunale.
Da tempo, le percentuali d’insolvenza tra gli imprenditori locali si sono impennate: molti gruppi, così, sono stati costretti a chiudere i battenti, rinunciando ai beni di proprietà.