Non offese i carabinieri, giovane era accusato anche di resistenza: è stato assolto

 
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Gela. Probabilmente, aveva bevuto qualche bicchiere di troppo, al termine di una notte di movida. Un giovane, tre anni fa, venne segnalato dai carabinieri, che lo incrociarono in strada, nei pressi di un locale di via Venezia. Il giovane, appena ventiduenne, è stato assolto dal giudice Eva Nicastro. Era accusato di resistenza a pubblico ufficiale e di aver imbrattato la vettura dei militari, sputandogli contro. La difesa del giovane, sostenuta dall’avvocato Giovanna Cassarà, ha però ricollocato i fatti di quella notte, escludendo che il giovane avesse intenzione di aggredire i carabinieri o di sputare contro l’auto di servizio. Gli effetti dell’alcol, infatti, lo avevano costretto a fermarsi nei pressi del locale, e lì avrebbe dato di stomaco. I carabinieri notarono le sue condizioni ma ritennero che avesse pronunciato insulti nei loro confronti. Non ci fu però un vero e proprio fermo. Anche il fratello, presente quella notte, ha spiegato del malore. L’unico motivo che li portò a fermarsi e a raggiungere il locale sarebbe stato proprio quello.

La difesa ha sollevato inoltre la tenuità dei fatti, dopo aver avuto accesso al rito abbreviato. Il giudice ha accolto la linea del legale dell’imputato, disponendo l’assoluzione.

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