Gela. Era accusato di non aver rispettato le prescrizioni dettate dalla misura degli arresti domiciliari. Per Francesco Lombardo, a processo proprio con questa contestazione, è stata pronunciata l’assoluzione. Secondo i pm, avrebbe violato la misura. Si recò in tribunale per l’udienza che lo riguardava e per una della sezione civile. Stando alle accuse, non avrebbe ottenuto alcuna autorizzazione ad allontanarsi dall’abitazione.
Come ha spiegato il suo legale, l’avvocato Giacomo Ventura, in realtà Lombardo contattò gli uffici di polizia per comunicare l’esigenza di raggiungere Palazzo di giustizia. Elemento, questo, che per la difesa era finalizzato ad adempiere all’obbligo posto dalle udienze in programma, che lo riguardavano pure come tutore di una familiare.