Gela. Non c’è stata nessuna violazione degli obblighi di tutela sul figlio, all’epoca dei fatti ancora minorenne. Le accuse alla madre. Così, è stata assolta la madre, una donna di quarant’anni, finita a processo dopo la denuncia sporta dall’ex marito. In base a quanto ricostruito, infatti, la donna non avrebbe permesso al figlio di pernottare nella sua abitazione a causa di un impegno personale. Così facendo, avrebbe lasciato fuori casa il figlio che si sarebbe successivamente rivolto al padre. La ricostruzione, in realtà, non ha retto in aula. Non a caso, il pubblico ministero Gesualda Perspicace ha chiesto l’assoluzione della donna. Sono stati i legali di difesa, gli avvocati Carmelo Tuccio e Francesco Cottone, a far emergere quanto effettivamente accaduto. La donna accusata si sarebbe solo limitata, a causa di un sopraggiunto impegno, a consigliare al figlio di non rimanere da solo in casa, indicandogli la possibilità, per quella sera, di recarsi nell’abitazione del padre. Non ci sarebbe stata, quindi, nessuna violazione degli obblighi, come invece indicato nella denuncia sporta dall’ex marito. A confermare quanto accaduto, davanti al giudice Landoni, è stato anche il figlio della coppia.
