Quotidiano di Gela

"Non è tempo di cambi in giunta", Licata: "Nessuno metta le mani avanti ma lavoriamo per la città, Di Stefano va garantito"

Un invito a una lunga pausa di riflessione politica, evitando ruggini interne, e dando invece la precedenza assoluta agli atti e ai temi per la città, questa la direttrice tracciata da Licata

A cura di Rosario Cauchi
29 aprile 2025 21:12
"Non è tempo di cambi in giunta", Licata: "Nessuno metta le mani avanti ma lavoriamo per la città, Di Stefano va garantito" - Il segretario di "Una Buona Idea" Rino Licata
Il segretario di "Una Buona Idea" Rino Licata
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Gela. Un sindaco che si è messo a disposizione per le elezioni provinciali di secondo livello, probabilmente non proprio nei suoi programmi iniziali, ma che adesso deve essere “salvaguardato e garantito” da tutti gli alleati. Il segretario cittadino di “Una Buona Idea” Rino Licata mette la sigla su quella che pare una sorta di condizione politica, da osservare con scrupolo e rigore. A urne chiuse e con la vittoria del sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, neo presidente della Provincia, l'esponente civico non ridimensiona affatto il risultato ottenuto dalla coalizione per Di Stefano. “Si poteva fare qualcosa in più, sicuramente – dice – forse, la nostra coalizione non è stata così compatta in tutte le aree del territorio provinciale. Però, siamo partiti sapendo che il centrodestra aveva i numeri. Dobbiamo tutti ringraziare la disponibilità data dal nostro sindaco e quella del gruppo di “Una Buona Idea”, ancora politicamente molto giovane. Voglio esprimere la mia soddisfazione anche verso il consigliere Faraci, che per poco non ha raggiunto lo scranno del consiglio provinciale. Nel complesso, è stato un risultato molto buono”. Dai civici, in maniera evidente, esce fuori la consapevolezza che le forze, adesso, vanno concentrate sul progetto amministrativo. “Nessuno metta le mani avanti – continua Licata – non è il momento dei cambi in giunta. Ci sono passaggi amministrativi fondamentali, a partire dal bilancio. Lavoriamo tutti per la città. Non è cambiando la giunta che si può raggiungere il risultato”. Il rimando politico è ancor più diretto. “Si sposa un progetto, in questo caso quello del sindaco Di Stefano – dice inoltre – e non il posto in giunta”. Licata mette argini politici a una sorta di possibile resa dei conti interna. Dopo il voto delle provinciali, è lapalissiano che ci siano linee differenti nel perimetro del “modello Gela”. L'Mpa, ora in “Grande Sicilia”, è venuto allo scoperto, sostenendo senza mezzi termini la candidatura di Tesauro e la lista di Forza Italia, per le provinciali, mentre è al contempo nella giunta del sindaco Di Stefano. Aspetti che secondo Licata vanno ricondotti nell'alveo locale. “Quello che è accaduto a livello provinciale va distino dalla situazione cittadina – conclude – in Comune dobbiamo solo pensare a lavorare. Il sindaco è sempre stato molto disponibile. Una nuova agorà? Noi siamo pronti a dialogare ma prima di tutto dobbiamo arrivare ai risultati per la città e le cose da fare non mancano, con la priorità del bilancio. Se il sindaco, al ballottaggio e più in generale in campagna elettorale, non avesse fatto certe scelte, i nostri alleati avrebbero avuto rappresentanze del tutto differenti. C'è chi non sarebbe riuscito ad arrivare in consiglio comunale. Vorrei ricordare che le elezioni le ha vinte il nostro sindaco Di Stefano”. Un invito a una lunga pausa di riflessione politica, evitando ruggini interne, e dando invece la precedenza assoluta agli atti e ai temi per la città, questa la direttrice tracciata da Licata.

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