Gela. “Approfitto delle recenti dichiarazioni rese ad alcuni media locali dal mio predecessore, l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, già delegato allo sviluppo economico, per formulare delle precisazioni sulle attività di controllo svolte dagli uffici comunali sui dehors e gazebo, strutture per le quali, in alcuni casi, sono state anche emesse ingiunzioni di demolizione per ravvisate violazioni amministrative”.
Lo dice Francesca Caruso, assessore comunale allo sviluppo economico e Autorità urbana. “Evidentemente l’ex assessore dimentica che era stato proprio lui il 29 settembre scorso, attraverso l’ufficio stampa del Comune, ad informare i commercianti e la cittadinanza tutta dell’imminente scadenza delle autorizzazioni all’occupazione del suolo pubblico che sarebbe maturata da lì a un giorno, quindi il successivo 30 settembre scorso. Autorizzazioni che, fino a quel momento, avevano concesso alle attività commerciali, con carattere di straordinarietà, la possibilità di occupare aree attigue ai loro esercizi, prevalentemente bar e ristoranti. L’assessore Di Stefano aveva pertanto invitato gli interessati a smontare dehors e verande, rimuovere tavoli, sedie, ombrelloni e qualsiasi altra struttura esterna entro il giorno successivo poiché, in caso contrario, sarebbero incorsi in sanzioni”. “Successivamente, l’11 ottobre dello scorso anno, essendo intervenuta una proroga della misura straordinaria della cosiddetta edilizia libera, l’assessore aveva comunicato che, ai sensi del decreto “Aiuti Ter”, il regime di occupazione straordinaria veniva protratto fino al 31 dicembre 2022, salvo disdetta da parte dell’interessato”. “Ciò, secondo le stesse parole di Di Stefano, dopo aver presentato apposita richiesta al Suap e pagato il suolo pubblico”.
“Le ingiunzioni – precisa pertanto l’assessore Caruso – e le sanzioni di questi giorni riguardano proprio quelle attività che non hanno a suo tempo fornito nessuna comunicazione agli uffici, esponendosi così alle sanzioni di legge”.
“Alla luce della nuova proroga, però, i commercianti sanzionati, a carico dei quali permane l’obbligo di regolarizzare l’occupazione del suolo pubblico, avranno novanta giorni di tempo dalla notifica del provvedimento, per provvedere alla richiesta di concessione e non avranno alcun obbligo di smontare i loro dehors”.
Nessun allarme, quindi, né obbligo di demolizione, nonostante le ordinanze rilasciate dagli uffici.
“È anche vero – afferma l’assessore – che pur trovandoci in un regime straordinario, resta a carico del commerciante l’obbligo di dare comunicazione all’ente. Solo laddove prevista dalle norme è infatti concessa l’installazione di dehors e verande”.
“In virtù di quanto precisato – conclude Caruso – voglio assicurare ai commercianti e alla cittadinanza che abbiamo molto a cuore il presente e il futuro delle attività presenti sul nostro territorio. Gli uffici sono sempre a loro disposizione. L’amministrazione lavora giornalmente nell’interesse della città, cercando di coniugare le esigenze di tutela del patrimonio artistico e la cura del decoro a politiche di forte sostegno alle attività produttive, puntando sulla sburocratizzazione e la semplificazione delle procedure”.