“Non accettiamo lezioni di etica politica”, Pd a Greco: “Pensi ai tagli della Regione”

 
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Il sindaco Lucio Greco e il segretario dem Guido Siragusa

Gela. “Non prendiamo lezioni di etica politica da nessuno . Sicuramente, non abbiamo verginità politica ma è altrettanto vero che non l’abbiamo venduta al miglior offerente”. I dem, su tutti i livelli, rispondono alle dure affermazioni del sindaco Lucio Greco ma anche del vice Terenziano Di Stefano e del presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. Però, i democratici concentrano le loro attenzioni quasi esclusivamente sul sindaco e fanno blocco intorno al segretario Guido Siragusa. “Avremmo tanto desiderato che la stessa intensità e veemenza, con le quali ieri ha attaccato il segretario cittadino del nostro partito il sindaco l’avesse usata per i tagli di circa 150 milioni di euro perpetrati dal governo della Regione alla nostra città. Oppure che con la stessa forza avesse difeso la città – dicono i dem – dallo scempio che si vorrebbe perpetrare trasformando la nostra discarica nell’immondezzaio di tutta la Sicilia. Avremmo desiderato la stessa determinazio nel controbattere alle dichiarazioni sul porto, puntualmente disattese, da parte di un assessore regionale che vive di annunci e proclami. Avremmo voluto la stessa fermezza nel difendere la città da una gestione della pandemia con evidenti limiti da parte dell’Asp. Avrebbe potuto entrare nel merito politico delle legittime critiche espresse dal segretario Siragusa, invece si è lasciato andare ad una serie di attacchi personali che con la politica non hanno proprio nulla a che fare”. Ieri, Greco ha contestato le parole di Siragusa, mettendo in discussione la sua stessa posizione alla guida del partito e citando i rapporti di lavoro che il segretario ha con Eni. “Noi non prendiamo lezioni di etica politica, coerenza e moralità da nessuno e siamo orgogliosi del nostro gruppo dirigente a cominciare dal segretario che abbiamo democraticamente eletto perché ci rappresenta nei valori, nelle idee e nei comportamenti. Perchè, noi non cerchiamo la verginità, sappiamo di non averla ma siamo consapevoli che non l’abbiamo venduta al migliore offerente. Siamo fermamente convinti che sia a noi ma soprattutto alla città non interessano i fatti personali e le prese di posizione che nulla hanno a che fare con la politica. È opportuno ricordare, ciò che ha fatto lei come sindaco – aggiungono riferendosi direttamente all’avvocato – negli ultimi due anni, le piaccia o no, è lei che ha governato e a lei spetta il compito di rispondere a tutte le forze politiche e non non solo a coloro i quali oggi stanno nella sua maggioranza pur avendo perso le elezioni”.

Ricordano i rapporti di maggioranza con il sindaco e le prese di posizione a suo favore, facendo capire che non si sarebbero aspettati il pesante affondo di ieri. “Il nostro attaggiamento non cambia, le ricordiamo che quando la sua persona fu sottoposta ad attacchi ed illazioni personali dai consiglieri di destra in consiglio comunale noi del Partito Democratico l’abbiamo difesa semplicemente perché per il Partito Democratico le istituzioni e la politica sono una cosa seria e vanno garantite anche nel linguaggio. Noi rimaniamo fermamente convinti che in politica sia necessario usare esclusivamente argomenti politici che rispecchino la propria appartenenza. Per questo, forte è nel Pd il senso delle istituzioni – concludono – per un vivere civile e democratico e per rappresentare al meglio i cittadini”. Ancora una volta, le distanze tra Pd e Greco sono sempre più ampie e incolmabili.

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