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No Gender, le famiglie: “Difendiamo la nostra fede e non attacchiamo le unioni gay”

Gela. Hanno messo in pratica il messaggio dato, soprattutto negli ultimi mesi, da Papa Francesco: difendere i valori naturali della famiglia soprattutto di fronte all’opposta cosiddetta “Teoria Gender...

29 agosto 2018 19:43
No Gender, le famiglie: “Difendiamo la nostra fede e non attacchiamo le unioni gay” - Una rappresentanza delle famiglie del movimento spontaneo No Gender
Una rappresentanza delle famiglie del movimento spontaneo No Gender
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Gela. Hanno messo in pratica il messaggio dato, soprattutto negli ultimi mesi, da Papa Francesco: difendere i valori naturali della famiglia soprattutto di fronte all’opposta cosiddetta “Teoria Gender”. È partita da alcune settimane l’iniziativa di alcune famiglie che prevede una campagna di sensibilizzazione contro la citata ideologia. L’idea è stata accolta da alcuni parroci delle chiese locali. Infatti, le famiglie hanno realizzato uno striscione che riporta la scritta “Gela No Gender…… valori cristiani + famiglia = amore di Dio – Aiutaci Papa Francesco”. Lo striscione in questione sta girando per le varie parrocchie della città, e l’obiettivo è presentarlo al Santo Padre durante la visita che farà il prossimo 15 settembre a Piazza Armerina. Un’iniziativa che non è stata accolta bene soprattutto nel mondo dei social, che è stata contestata da gran parte del popolo virtuale.

Il gruppo di famiglie, rappresentato da Renato Messina, si è rivolto alla nostra redazione per chiarire alcuni aspetti: “Noi vogliamo puntualizzare che siamo contro la teoria Gender e non stiamo attaccando la legge Cirinnà sulle unioni civili o l’omosessualità – dice – queste tematiche sono distinte e separate. La Teoria Gender dà una spiegazione dell’identità sessuale che si basa non sul dato biologico (maschio o femmina) ma sulla percezione del soggetto. Io decido di essere maschio o femmina in base a quello che percepisco del mio essere. Noi invece siamo convinti, come tante persone cristiane e non cristiane, che la realtà biologica, il fatto che uno nasce per natura maschio o femmina, è un dato oggettivo. Noi – continua – stiamo seguendo il messaggio che ha dato a più riprese Papa Francesco di difendere l’identità naturale dell’uomo e della donna per come Dio ci ha creati. Stiamo cercando di difendere i nostri valori e non stiamo facendo nessuna pressione psicologica. Siamo in un paese democratico e, come altri movimenti difendono le loro teorie e ideologie, noi difendiamo il nostro modo di vedere le cose ma soprattutto la nostra fede”.

“Anche se non approviamo la legge sulle unioni civili – conclude – non stiamo attaccando quest’ultima ma stiamo solo cercando di manifestare il nostro disappunto contro la teoria Gender. Siamo in un paese democratico e anche noi abbiamo il diritto di manifestare le nostre idee come fanno tutti gli altri essere umani”.

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