“Niente white list”, prefettura Napoli esclude una delle aziende del gruppo Balestrieri

 
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Napoli. Una delle società del gruppo Balestrieri, del quale fa parte Tekra, di recente è stata esclusa dalla white list della prefettura di Napoli. Un provvedimento, comunicato ai vertici aziendali, che potrebbe scaturire da riscontri investigativi inoltrati ai funzionari della prefettura partenopea. Nella lista, infatti, vengono inserite solo aziende sulle quali non ci siano sospetti di condizionamenti criminali. Non c’è una conferma vera e propria sull’emissione di un’interdittiva antimafia, ma chiaramente l’esclusione dalla white list potrebbe dipendere anche da eventuali approfondimenti condotti dagli inquirenti, ricollegabili al gruppo imprenditoriale. Tekra, che invece mantiene l’iscrizione nella white list della prefettura di Salerno e non è interessata dal provvedimento di esclusione, da sette anni gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Continuerà a farlo almeno fino al prossimo settembre, anche se in più occasioni gli imprenditori campani hanno manifestato la volontà di lasciare l’attività sul territorio e non hanno mai presentato offerte per le gare bandite. Il gruppo gestisce importanti appalti per il servizio rifiuti anche in provincia di Napoli, dove ha spesso subito danneggiamenti, denunciati dagli imprenditori, così come accaduto in altre Regioni. Ai vertici dell’intero gruppo figurano gli imprenditori Antonio Balestrieri e Alessio Balestrieri, padre e figlio.

Fino a quattro anni fa, la Balestrieri gestiva, in città, l’impianto di compostaggio di Brucazzi. Il rapporto contrattuale venne poi revocato dagli allora vertici dell’Ato Cl2 in liquiidazione. Pare che i legali della Balestrieri abbiano già provveduto ad avviare un’azione giudiziaria per riottenere l’iscrizione nella white list, escludendo qualsiasi anomalia nella gestione della società.

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