Gela. Se il Pd, i pentastellati e i progressisti che stanno con il sindaco Di Stefano, come emerso oggi dal tavolo istituzionale indetto proprio dal primo cittadino, stanno cercando di arrivare ad una norma che possa svincolare, anche in parte e temporaneamente, le somme delle royalties estrattive, attualmente nelle casse del municipio, il laboratorio “PeR” si iscrive ad un altro “partito”. Sono somme che rappresentano quasi l’ultima spiaggia finanziaria per un municipio in dissesto ma con trenta milioni in cassa, attualmente vincolati e non utilizzabili per il risanamento del bilancio. Per l’ex parlamentare Ars Miguel Donegani, infatti, i fondi royalties non si toccano, salvo che per destinazioni dettate dalle norme in materia. “In città governa una coalizione. I parlamentari regionali e nazionali che la sostengono dimostrino il peso politico e la forza dei rispettivi partiti. Noi siamo certi e fiduciosi che riusciranno a raggiungere l’obiettivo. Ma non si utilizzino i soldi dati alla città come riconoscimento di una penalizzazione subita, per aver dovuto pagare un caro prezzo – dice –
le royalties sono dei gelesi e devono essere utilizzate come azione risarcitoria. Sono una compensazione che lo Stato riconosce alle città ad alto rischio industriale. Si ricorda che c’è un procedimento giudiziario in corso per l’utilizzo improprio delle stesse royalties che si vorrebbero richiedere. Il “Salva Gela” è un’altra cosa. Il “Salva Comuni”, per favorire il rientro dal dissesto, é un’altra cosa”.
Di Stefano e gli alleati, con il Pd in testa, cercheranno di arrivare allo “sblocca royalties” affinché si possa uscire prima possibile dalla condizione di dissesto, “abbassando le tasse”. Donegani, democratico della prima ora ma adesso alla guida di un gruppo alternativo ai progressisti che stanno in giunta, non condivide la strategia che porta appunto alle royalties e richiama il procedimento penale in essere. “La forza dei parlamentari la si dimostri con il peso politico nel portare in città soldi dello Stato e della Regione per uscire dal dissesto e non utilizzando i soldi delle famiglie gelesi che l hanno pagato un prezzo molto caro in termini di malattie e morti. Qualcuno ha pensato che sta chiedendo lo svincolo delle royalties con un procedimento giudiziario in corso proprio su questo tema?”, conclude.