Niente primarie, ecco cosa hanno deciso il Pd e i quattro papabili del centrodestra

 
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Gazebo delle primarie del Pd in città

Gela. Primarie addio. Il sabato sera della politica locale sembra aver già emesso un primo verdetto. Né il centrodestra in cerca di un candidato unico da schierare nella corsa alla poltrona di Palazzo di Città né il Partito Democratico daranno vita alla competizione interna.

Nel centrodestra si pensa al programma. Il no alle primarie, almeno sul fronte del centrodestra, è stato sancito durante un incontro ristretto, voluto nuovamente dai coordinatori cittadini e provinciali di Forza Italia, che ha messo allo stesso tavolo i possibili candidati Lucio Greco, Massimiliano Falvo, Gioacchino Pellitteri e Bartolo Scrivano. Si mira a scrivere il programma unico di coalizione e a ritagliarlo intorno all’alfiere da schierare. Insomma, in questo caso, si chiederà ad almeno tre dei papabili di fare un passo indietro, sostenendo il candidato unico. Troppo stretti i tempi per pensare all’organizzazione di vere primarie e troppo distante la soluzione dei gazebo dalle abitudini dell’elettorato che si rifà a Forza Italia o al Nuovo Centro Destra.

Nel Pd nasce un comitato ristretto. E il Pd? Sarà un comitato ristretto ad avviare le consultazioni con i partiti e le liste che potrebbero sostenere il candidato del partito. In ogni caso, vista la scadenza del prossimo 30 gennaio, è stata del tutto esclusa l’ipotesi di presentazione delle firme per le primarie di partito. L’ufficializzazione è arrivata a conclusione di un vertice al quale hanno preso parte il sindaco Angelo Fasulo, i segretari dei circoli cittadini, il presidente dell’assemblea provinciale Carlo Romano, il deputato regionale Giuseppe Arancio, il capogruppo al civico consesso Giacomo Gulizzi, il segretario provinciale Giuseppe Gallè e il suo vice Giampaolo Alario. Insomma, tutto lo stato maggiore democratico ha scelto una strada diversa da quella delle primarie. E’ l’investitura definitiva per una seconda discesa in campo dell’attuale primo cittadino Angelo Fasulo? Sembrerebbe di sì anche se in casa democratica le sorprese sono sempre dietro l’angolo. La rinuncia alle primarie è stata colta dal presidente della commissione comunale bilancio Nuccio Cafà, presente alla riunione in rappresentanza di quell’area democratica, da mesi, dissociatasi dalla linea politica e amministrativa assunta dalla giunta Fasulo. Del resto, lo stesso Enrico Vella non aveva nascosto tutte le sue perplessità rispetto alla soluzione del confronto interno a suon di voti.

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