Gela. Le festività pasquali si preannunciano preludio di giorni forse decisivi per definire lo scacchiere per le amministrative di inizio giugno. Difficilmente ci saranno blocchi tradizionali contrapposti per arrivare a Palazzo di Città. Lo scenario non ha colori scontati, tutt’altro. Il “campo largo” con moderati e pezzi di centrodestra, innestato intorno alla candidatura a primo cittadino dell’ingegnere Grazia Cosentino, ha come accelerato le tappe. C’è infatti chi non intende per nulla mettersi a traino di una potenziale coalizione suggerita da Cuffaro, Renzi e dal forzista Michele Mancuso. Le parole dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, confermate anche in questi giorni, sono state profetiche. Il patto tra renziani, cuffariani e forzisti viene collocato nello sfondo dei “governi ombra” delle Srr, le società che sovraintendono il ciclo locale dei rifiuti. L’ingegnere Cosentino, con una lunga esperienza dirigenziale in Comune, è da alcuni anni responsabile tecnico di Impianti Srr, l’in house della Srr4 che gestisce la piattaforma di Timpazzo e il sistema rifiuti. Una “grosse koalition”, così è nota nella tradizione politica tedesca, sembra poter mettere una propria bandiera, anzitutto come alternativa netta all’ipotesi Cosentino, che pare non gradita dai meloniani di Fratelli d’Italia (nel centrodestra) ma anche da esponenti dell’area moderata. Abbiamo riferito di una “terza via” che pare possa trovare riscontri. Non ci sono certezze né ufficialità. In questi giorni, però, sembra ci siano state interlocuzioni sempre più fitte tra esponenti dell’Mpa, moderati che non si rivedono nella potenziale alleanza a guida Cosentino, esponenti di una certa area progressista e i dem. Ci potrebbe essere un accordo per un candidato condiviso? Gli autonomisti non hanno mai fatto mistero di fidarsi, senza se e senza ma, del dirigente medico Rosario Caci.
Ha il pieno assenso di Lombardo e del gruppo cittadino che vuole lavorare per la sua candidatura. Quella di Caci potrebbe essere una pista potenzialmente idonea ad attrarre il sostegno di aree moderate e progressiste, dello stesso Pd e probabilmente di sostenitori dell’attuale sindaco Lucio Greco. Potrebbe esordire un progetto che non si limiti ai soli simboli di partito o alle collocazioni. Nascerebbe un patto finalizzato ad un governo stabile della città, strutturato intorno ad obiettivi precisi, dal superamento del dissesto e fino alla definizione di limiti netti nei rapporti con entità che invece gestiscono altri sistemi istituzionali e non, a partire dal ciclo dei rifiuti. Chi starebbe lavorando ad una soluzione da “grande coalizione” pare non voglia in alcun modo che si concretizzi lo scenario dei “governi ombra” delle Srr, indicato da Lombardo e rilanciato dallo stesso sindaco Lucio Greco. L’intesa si può fare? Dopo le festività pasquali si potrà comprendere se effettivamente le interlocuzioni possano raggiungere un saldo approdo.