Gela. A tre giorni di distanza dalle primarie del Pd che, in città, hanno scatenato un vero e proprio putiferio politico, arrivano anche i risultati.
Niente gelesi…passa la Cardinale. Niente da fare per i due gelesi in lizza all’assemblea nazionale del partito. Né Angelo Zappietro, schierato a sostegno della mozione Emiliano, appoggiato da una parte del Pd e dai crocettiani, né Giuseppe Cammarata della mozione Orlando, sostenuto da gran parte del gruppo dirigente dei democratici locali, sono riusciti a strappare il pass per l’assemblea nazionale democratica. Dopo lo scontro tra la segreteria cittadina del partito e il gruppo Cardinale, era invece saltata la candidatura gelese nella lista per la mozione Renzi. Dell’assemblea nazionale, invece, farà parte la deputata Daniela Cardinale, numero uno nella lista pro Renzi per le province di Caltanissetta ed Enna, e sponsorizzata dal padre Salvatore Cardinale, fondatore di Sicilia Futura e al centro delle polemiche dopo quanto accaduto nel corso delle primarie democratiche tenutesi in piazza Martiri della Libertà. In base ai dati forniti dalla commissione regionale per il congresso, in Sicilia Matteo Renzi ha totalizzato 68.476 voti, pari al 61,19 per cento. Sono state 25.823 le preferenze a sostegno di Andrea Orlando che ha ottenuto il 23 per cento, mentre Michele Emiliano si ferma al 15,7 in virtù dei 17.645 voti espressi in suo favore. In città, nonostante le procedure di voto fossero state annullate già nel pomeriggio, 1.347 voti sono andati ad Andrea Orlando, 805 a Michele Emiliano e 454 a Matteo Renzi. La provincia di Caltanissetta, in sostanza, è stata l’unica dove la vittoria ha riso ai sostenitori di Andrea Orlando.
Partono i ricorsi. Intanto, partono i ricorsi contro l’annullamento del voto deciso dalla commissione nazionale. Il candidato della lista pro Emiliano, Angelo Zappietro, ha scritto proprio all’organismo di garanzia nazionale. Il candidato e i suoi sostenitori, ad iniziare dal capogruppo del Pd in consiglio comunale Vincenzo Cirignotta, chiedono di revocare la scelta dell’annullamento, di modo da tenere in considerazione i voti espressi nel gazebo di piazza Martiri della Libertà. I pro Emiliano, comunque, ribadiscono l’irregolarità del seggio “occulto” destinato agli iscritti del Pd e, dopo le contestazioni, annullato dal presidente Giorgio Donegani. Allo stesso tempo, però, confermano la regolarità di tutte le operazioni svolte in quello ufficiale, indicato già in origine. Un ricorso contro l’annullamento verrà presentato anche dai pro Orlando, a partire dai vertici locali del partito.